Quanto è importante utilizzare una WBS nei progetti BIM?

Nel BIM, saper gestire la complessità è fondamentale. Più un progetto è articolato, più è importante strutturarlo in modo chiaro e funzionale. In SkeinBIM crediamo in un approccio pragmatico e concreto: la WBS è uno degli strumenti che usiamo per rendere ancora più efficiente il modello BIM e semplificare senza perdere controllo. Vediamo perché. Che cos’è la WBS La Work Breakdown Structure è una metodologia di project management che consente di suddividere un progetto complesso in componenti più semplici e gestibili. È una struttura gerarchica che organizza le attività in macrocategorie e task sempre più dettagliati, il suo obiettivo è rendere chiara e leggibile la struttura del progetto a tutte le figure coinvolte. La relazione tra WBS e BIM Nel processo BIM, la WBS assume un ruolo centrale perché permette di strutturare e organizzare il dato nel modo più efficace possibile. Una buona WBS consente di: Una WBS ben pensata permette a chiunque di comprendere il modello e orientarsi nel progetto, anche a distanza di tempo o senza aver partecipato alle fasi iniziali. Dove si applica la WBS nel BIM La WBS può essere applicata a tutto il processo BIM, per organizzare: Come si strutturano e quali componenti ci sono all’interno della WBS? Ogni WBS si compone di: Un’ulteriore categorizzazione della WBS comprende: 1. Suddivisione per name coding Per identificare rapidamente la fase progettuale, la disciplina, il contenuto del file e la sua posizione nel progetto. Questo tipo di codifica aiuta anche ad applicare filtri intelligenti nel modello e a generare viste mirate. 2. Suddivisione per aree geografiche Nei progetti di grandi dimensioni, la WBS può essere segmentata per zone fisiche: edifici, piani, ali, aree esterne, ecc. 3. Suddivisione per livelli gerarchici Nel BIM, è possibile strutturare la WBS anche in base ai LOD e ai LOIN, per definire in modo preciso il livello di dettaglio atteso per ogni elemento del modello e facilitare la gestione delle fasi progettuali e la coerenza delle informazioni. Con la WBS possiamo inoltre utilizzare logiche di template, viste e filtri personalizzati. Integrazione della WBS con il Modello 3D del BIM Una WBS ben costruita può essere collegata direttamente agli oggetti 3D del modello. Questo permette: Grazie a questo collegamento è possibile gestire i SAL, il GANTT di progetto, le fasi costruttive e la pianificazione visiva dell’avanzamento. Integrazione della WBS con il 5D e gestione di costi e risorse Attraverso l’integrazione con il BIM 5D, la WBS diventa uno strumento potente anche per il controllo dei costi. A ogni Work Package è possibile associare una voce di spesa, un fornitore, una risorsa. Questo consente di: La WBS, quindi, si trasforma in una leva strategica per il controllo delle risorse. Gli errori da non fare con le WBS Uno degli errori più diffusi è creare WBS troppo complesse o troppo generiche. Una WBS efficace deve essere pensata all’inizio del progetto, non inserita a posteriori. Altri errori comuni sono: Per evitarli, in SkeinBIM consigliamo sempre una riunione iniziale dedicata alla definizione della WBS, con una task list condivisa e una visione chiara degli obiettivi del progetto. Vuoi saperne di più? Abbiamo parlato di WBS nella puntata 17 della seconda stagione del nostro podcast BIMeet. Lì troverai anche applicazioni concrete e consigli per lavorare in modo più efficiente sui tuoi progetti!
BIM (K)now! back to NAPOLI – Designing Tomorrow

Un appuntamento strategico per ripensare il futuro della progettazione attraverso il BIM Napoli, 9 maggio 2025 – Dopo i primi successi, BIM (K)now! fa nuovamente tappa all’Università degli Studi di Napoli Federico II con l’evento “BIM for Impact: Designing Tomorrow“, confermando la città partenopea come uno dei principali poli nazionali di innovazione digitale nel settore delle costruzioni.Format ideato da Vittorio Andrea Sellaro, BIM (K)now! si è rapidamente affermato come una delle più autorevoli piattaforme italiane di confronto tra accademia, mondo professionale e industria. Al centro dell’iniziativa vi sono i temi della digitalizzazione, della sostenibilità e dell’innovazione nei processi di progettazione e costruzione. Dopo il debutto del 2025 a Nola e il primo evento ospitato a Napoli (novembre 2024), questa terza edizione in Campania consolida ulteriormente il radicamento territoriale dell’iniziativa, che si propone di generare impatti concreti e duraturi.Anche in occasione di questo appuntamento, l’organizzazione è impreziosita dalla collaborazione dei docenti Massimiliano Campi e Valeria Cera, che affiancheranno Vittorio Andrea Sellaro nell’ampliare la visione strategica e i contenuti proposti. BIM come motore di trasformazione culturale Il tema “Designing Tomorrow” rappresenta molto più di uno slogan evocativo: esprime la consapevolezza che oggi il BIM non è esclusivamente un processo, bensì un potente agente di trasformazione culturale.Grazie al patrocinio di prestigiose istituzioni accademiche e professionali, Dipartimento di Architettura (DiARC), Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (DiCEA), TIRLab, REMlab e Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Napoli, BIMeet, primo podcast italiano interamente dedicato al BIM, ideato e diretto da Roberto Dallavilla, l’evento si configura come un luogo di dialogo interdisciplinare, destinato a professionisti, studenti e imprese. Introduzione a cura di: Prof. Vittorio Andrea Sellaro [Contract Professor @ Università degli Studi di Pavia] I relatori del seminario sono: Attraverso la presentazione di case study e esperienze concrete, gli ospiti illustreranno come il BIM stia ridefinendo metodologie e strategie progettuali, integrando tecnologia, cultura ed etica professionale.La moderazione dell’evento sarà curata da Vittorio Andrea Sellaro. Oltre il BIM: cultura, sport e innovazione sociale Uno degli aspetti più distintivi di BIM (K)now! è la sua capacità di integrare nel discorso tecnico valori trasversali come salute, sport, letteratura, inclusione sociale e promozione della bellezza. Durante l’incontro sarà proposto un innesco letterario finalizzato a sottolineare il legame imprescindibile tra cultura umanistica e formazione tecnica.Parallelamente, la collaborazione con HeartRunningClub Napoli offrirà l’opportunità di valorizzare esperienze di sport e impegno sociale come strumenti di crescita personale e collettiva.Un elemento di particolare rilievo sarà il coinvolgimento del collettivo Archetipi, composto da studenti e giovani progettisti, sottolineando la volontà dell’iniziativa di ascoltare, valorizzare e dare spazio ai futuri professionisti. È principalmente per loro che si sviluppano queste occasioni di confronto: per costruire insieme il futuro della progettazione.In tal modo, BIM (K)now! si conferma non solo come piattaforma di aggiornamento professionale, ma come un vero laboratorio di cittadinanza attiva e innovazione culturale. Programma della giornata Parte del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 L’evento si inserisce ufficialmente all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, rafforzando il riconoscimento di BIM (K)now! come iniziativa strategica nella diffusione della cultura della sostenibilità e della rigenerazione urbana attraverso strumenti digitali avanzati.Grazie a una community in costante espansione, BIM (K)now! si configura oggi come un autentico movimento culturale nel settore delle costruzioni, capace di promuovere innovazione, consapevolezza e visione etica. Sotto la guida di Vittorio Andrea Sellaro, con il supporto di Massimiliano Campi e Valeria Cera, Napoli si candida a consolidarsi come uno dei principali laboratori nazionali di sperimentazione digitale nell’ambito dell’architettura, dell’ingegneria e della progettazione urbana sostenibile.
SkeinBIM: siamo il tuo partner per l’integrazione del BIM, passo dopo passo

Adottare il BIM oggi è una scelta strategica per migliorare la qualità e l’efficienza dei progetti. La transizione però non avviene con un semplice click: richiede competenze, strumenti e un metodo strutturato per essere realmente efficace. Ed è qui che entriamo in gioco noi di SkeinBIM, con un approccio che ti accompagna passo dopo passo nell’integrazione del BIM nella tua azienda. Cosa facciamo? Continua a leggere l’articolo. Un vantaggio competitivo per restare sempre un passo avanti Integrare il BIM in azienda significa migliorare l’organizzazione e la gestione dei progetti per diventare più competitivi sul mercato. Le aziende e gli studi che adottano il BIM ottimizzano i processi, riducono i tempi di lavoro, minimizzano gli errori e si posizionano come partner affidabili per progetti di alto livello. Affrontare questa trasformazione senza un supporto concreto può comportare rallentamenti, inefficienze e costi imprevisti. Noi di SkeinBIM affianchiamo ogni cliente per evitare gli ostacoli e trasformare l’integrazione del BIM in un’opportunità concreta di crescita e innovazione. Il nostro è un affiancamento continuo e un percorso di formazione e consulenza Ogni realtà ha esigenze e ritmi differenti, ed è per questo che sviluppiamo un percorso di affiancamento su misura, che permette a progettisti e aziende di acquisire le competenze necessarie in modo graduale e applicarle subito nel loro contesto lavorativo. A differenza di molte realtà che offrono solo formazione teorica o supporto tecnico occasionale, il nostro approccio è basato sulla presenza costante e sul contatto diretto con i clienti. Siamo al fianco degli studi di progettazione e delle aziende, e se serve andiamo direttamente nei loro uffici per guidarli nell’integrazione del BIM nei loro processi operativi. Come lavoriamo: il metodo SkeinBIM L’integrazione del BIM nei flussi di lavoro aziendali non è un processo automatico e richiede un approccio strutturato e un supporto costante. SkeinBIM offre un percorso di affiancamento che si distingue per la presenza diretta negli uffici del cliente, la formazione continua e un aggiornamento costante sulle ultime innovazioni tecnologiche. La chiave del nostro approccio è il supporto continuo Il nostro obiettivo è trasferire competenze tecniche e rendere i professionisti autonomi nella gestione del BIM, aiutandoli a sfruttarne tutte le potenzialità con le tecnologie più avanzate. Per questo siamo in ufficio dai nostri clienti ogni settimana, per risolvere in tempo reale eventuali problematiche, monitorare l’avanzamento del percorso e adattarlo alle necessità del team. Aggiornamenti in tempo reale Con noi, la formazione non si ferma in ufficio: mettiamo a disposizione un ecosistema di aggiornamento continuo, con webinar, podcast, un canale WhatsApp dedicato e un blog sempre aggiornato. Grazie a questi strumenti, aziende e studi di progettazione possono rimanere al passo con le ultime novità del settore e applicarle con successo ai loro progetti. Perché scegliere SkeinBIM? Pronto a integrare il BIM nel tuo studio o nella tua azienda? Scopri come SkeinBIM può affiancarti nel percorso di digitalizzazione. Contattaci per una consulenza personalizzata e inizia subito il tuo percorso di innovazione nel BIM!
Intelligenza Artificiale e BIM: il futuro dell’ingegneria civile passa dai dati

L’ingegneria civile, un tempo legata a metodologie tradizionali e processi manuali, oggi può usufruire di nuove tecnologie in grado di ottimizzare i progetti, ridurre i tempi di costruzione e migliorare l’efficienza operativa. Tra le innovazioni più rilevanti legate al settore delle costruzioni spiccano l’Intelligenza Artificiale e il BIM che, integrate tra loro, stanno ridefinendo il modo in cui vengono progettate, realizzate e gestite le infrastrutture. Vediamo insieme come. L’utilizzo strategico dell’AI per l’ingegneria civile Grazie alla capacità di analizzare enormi quantità di dati, l’AI può automatizzare attività ripetitive e rendere più efficienti i flussi di lavoro. È possibile, ad esempio, classificare automaticamente gli elementi di un modello BIM, identificare conflitti progettuali prima che si verifichino in cantiere e prevedere con precisione il comportamento strutturale di un edificio nel tempo. L’Intelligenza Artificiale, inoltre, migliora la qualità della progettazione attraverso algoritmi generativi che testano diverse soluzioni strutturali per identificare quella più efficiente e sostenibile. Questo approccio basato sui dati riduce gli errori, ottimizza l’uso delle risorse e accelera i tempi di sviluppo del progetto. Progettazione intelligente: come l’AI migliora il processo BIM Uno dei maggiori vantaggi dell’AI applicata al BIM è la capacità di supportare le fasi di progettazione con analisi predittive avanzate: AI e gestione del cantiere: monitoraggio in tempo reale e sicurezza L’uso dell’Intelligenza Artificiale nel BIM si estende anche alla gestione operativa del cantiere. Tecnologie come sensori IoT e algoritmi di analisi predittiva consentono di: I software AI possono analizzare la disponibilità dei materiali e suggerire la sequenza ideale delle operazioni di costruzione, e i sistemi di visione artificiale possono essere impiegati per il controllo della sicurezza in cantiere, per individuare situazioni pericolose e segnalare la necessità di interventi preventivi. Un altro aspetto cruciale è l’utilizzo dell’AI per la manutenzione predittiva delle infrastrutture. Attraverso l’analisi dei dati raccolti da sensori strutturali, è possibile identificare in anticipo eventuali anomalie negli edifici e programmare interventi di manutenzione prima che i problemi diventino critici. Questo approccio riduce i costi di gestione e garantisce maggiore sicurezza nel lungo termine. L’evoluzione del settore AEC: formazione e aggiornamento continuo L’Intelligenza Artificiale e il BIM sono tecnologie fondamentali per il futuro del settore AEC e dell’ingegneria civile, ma se da un lato rappresentano un’enorme opportunità per il settore delle costruzioni, dall’altro impongono una sfida: formare i professionisti affinché possano sfruttare al massimo il potenziale di queste tecnologie. Rimanere aggiornati è necessario per mantenere la competitività sul mercato e conoscere le potenzialità delle nuove tecnologie per il nostro settore. Siamo il partner ideale per accompagnare i professionisti nell’integrazione del BIM e nell’utilizzo delle nuove tecnologie, per trasformare l’innovazione in un vantaggio concreto. Vuoi scoprire come possiamo supportarti nell’adozione del BIM e delle tecnologie AI? Contattaci per saperne di più!
BIMeet al fianco di BIM (K)now! per l’evento “BIM Tracks – Smart Connections for a Digital Future” – 9 aprile, Pavia

Il ciclo di conferenze BIM (K)now!, attivo dal 2020, è un Format ideato da Vittorio Andrea Sellaro. Grazie alla visione, all’organizzazione e al coordinamento del Prof. Vittorio Andrea Sellaro, Professore Universitario a contratto, docente del Laboratorio BIM presso l’Università di Pavia, il progetto risponde efficacemente alle nuove sfide legate all’introduzione del BIM e alla trasformazione digitale nel mondo dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni. BIM (K)now! si distingue per la sua apertura a un pubblico ampio e trasversale, coinvolgendo non solo studenti universitari dei corsi di architettura e ingegneria, ma anche professionisti del settore: architetti, ingegneri, geometri, esperti legali e funzionari della pubblica amministrazione. Il 9 aprile l’Università di Pavia ospiterà la seconda conferenza pavese dell’anno firmata BIM (K)now!, dal titolo “BIM TRACKS: Smart Connections for a Digital Future”. Il seminario approfondirà come il BIM possa favorire la digitalizzazione, migliorare l’efficienza della progettazione e della gestione delle infrastrutture e creare sinergie tra i diversi attori del settore, dalle imprese ai professionisti fino alla pubblica amministrazione. Parteciperanno numerosi esperti di altissimo profilo: ✔️ Ing. Cinzia Gatto – BIM Life Cycle Process Manager presso Italferr S.p.A✔️ Ing. Francesco Semeraro – Standards and Regulation Manager presso ANAS S.p.A✔️ Ing. Lucia Iannuzzi e l’Ing. Aniello Caliendo – rispettivamente BIM Specialist e BIM Manager presso il Consorzio HirpiniaAV | webuild. Ad aprire i lavori: ▪ Vittorio Andrea Sellaro – Contract Professor, Università di Pavia;▪ Alessandro Reali – Rector’s Delegate for International Research and Ranking, Università di Pavia;▪ Andrea Pichelli – Director of GLOBEC – Center for Global Strategic Engagement, Università di di Pavia;▪ Franco Bua – Deputy Councilor, Commissione BIM Ordine Ingegneri di Pavia. Riflessione finale a cura di: ▪ Roberto Dallavilla – Technical Director e CDE Manager, SkeinBIM;▪ Vittorio Andrea Sellaro – Contract Professor, Università di Pavia. L’evento è realizzato con la collaborazione del Laboratorio Drawing and Architecture DocumentAtion (DAda – Lab.) dell’Università di Pavia, GLOBEC – Center for Global Strategic Engagement dell’Università di Pavia, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pavia e il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Pavia. La conferenza in oggetto si svolgerà nella fascia pomeridiana [16:00-19:00], presso l’AULA 4 della Facoltà di Ingegneria in via Adolfo Ferrata, 5, Pavia. Queste attività vengono riconosciute per il Lab. Tesi di Ingegneria Edile – Architettura e vengono riconosciuti 2CFP per gli Ordini che partecipano a questa iniziativa (Ingegneri e Geometri della Provincia di Pavia). In qualità di Media Partner (e BIMlovers) vi invitiamo a partecipare all’evento Clicca qui per registrarti Locandina “BIM Tracks – Smart Connections for a Digital Future” Cartina per raggiungere la location dell’evento Locandina primi 2 incontri “BIM (K)now!”
BIMeet al fianco di BIM (K)now! per l’evento “BIM Unlocked – Shaping Digital Collaboration” – 28 marzo, Pavia

Il ciclo di conferenze BIM (K)now!, attivo dal 2020, è un Format ideato da Vittorio Andrea Sellaro. Grazie alla visione, all’organizzazione e al coordinamento del Prof. Vittorio Andrea Sellaro, Professore Universitario a contratto, docente del Laboratorio BIM presso l’Università di Pavia, il progetto risponde efficacemente alle nuove sfide legate all’introduzione del BIM e alla trasformazione digitale nel mondo dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni. BIM (K)now! si distingue per la sua apertura a un pubblico ampio e trasversale, coinvolgendo non solo studenti universitari dei corsi di architettura e ingegneria, ma anche professionisti del settore: architetti, ingegneri, geometri, esperti legali e funzionari della pubblica amministrazione. Dopo il Kick-Off 2025 del ciclo il 14 marzo a Nola, il 28 marzo l’Università di Pavia ospiterà la prima conferenza pavese dell’anno firmata BIM (K)now!, dal titolo “BIM Unlocked: Shaping Digital Collaboration”. L’evento sarà un’occasione preziosa per approfondire l’utilizzo del Building Information Modeling come strumento per ottimizzare la collaborazione digitale nel settore delle costruzioni. La conferenza vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama internazionale dell’architettura e dell’ingegneria, che condivideranno visioni, esperienze e strategie sull’evoluzione dei processi progettuali: ✔️ Arch. Andrea Manente – Senior Project Leader presso MVRDV✔️ Ing. Amani Chahin – Manager of BIM Discipline presso Jacobs Ad aprire i lavori: ▪ Vittorio Andrea Sellaro – Contract Professor, Università di Pavia;▪ Andrea Penna – Head of the Department of Civil Engineering and Architecture, Full Professor Università di Pavia;▪ Alessandro Greco – Rector’s Delegate for Buildings and Planning, Full Professor Università di Pavia;▪ Francesca Picchio – Associate Professor, Università di Pavia. Riflessione finale a cura di: ▪ Alberto Pavan – Associate Professor, Politecnico di Milano;▪ Vittorio Andrea Sellaro – Contract Professor, Università di Pavia. L’evento è realizzato con la collaborazione del Laboratorio Drawing and Architecture DocumentAtion (DAda – Lab.) dell’Università di Pavia, GLOBEC – Center for Global Strategic Engagement dell’Università di Pavia, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pavia e il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Pavia. La conferenza in oggetto si svolgerà nella fascia pomeridiana [16:00-19:00], presso l’Aula Disegno Palazzo Centrale, in Piazza Leonardo Da Vinci 6, Pavia. Queste attività vengono riconosciute per il Lab. Tesi di Ingegneria Edile – Architettura e vengono riconosciuti 2CFP per gli Ordini che partecipano a questa iniziativa (Ingegneri e Geometri della Provincia di Pavia). In qualità di Media Partner (e BIMlovers) vi invitiamo a partecipare all’evento Clicca qui per registrarti Locandina “BIM Unlocked: Shaping Digital Collaboration” Cartina per raggiungere la location dell’evento Locandina primi 2 incontri “BIM (K)now!”
CDE Manager, BIM Manager, BIM Coordinator e BIM Specialist: scopriamo le professioni BIM

Per garantire efficienza, collaborazione e qualità nel BIM, la norma UNI 11337-7 ha definito quattro figure centrali per i progetti. Facciamo un focus sulle professioni BIM, sulle loro competenze e i loro ruoli. La digitalizzazione BIM ha reso indispensabile la presenza di figure altamente specializzate nella gestione dei processi digitali Per questo, la normativa italiana, attraverso la UNI 11337-7, ha individuato quattro figure chiave nel processo BIM: Ognuno di essi ha un ruolo specifico, fondamentale per assicurare un flusso di lavoro strutturato e conforme agli standard. Vediamo nel dettaglio quali sono le loro competenze e responsabilità. CDE Manager, per il corretto flusso informativo del progetto Il CDE manager garantisce che l’Ambiente di Condivisione dei Dati (CDE) sia gestito in modo efficiente, sicuro e conforme agli standard normativi. Si occupa di: Il CDE Manager è quindi il garante della qualità, sicurezza e accessibilità delle informazioni. Un ruolo strategico che richiede competenze tecniche, organizzative e analitiche per ottimizzare il flusso informativo e migliorare l’efficienza del progetto. BIM Manager, per ottenere processi strutturati, conformi alle normative e ottimizzati Il BIM Manager è la figura chiave che supervisiona l’implementazione del BIM a livello organizzativo per migliorare la gestione delle informazioni. Si occupa di: Il BIM Manager opera tra gestione, tecnologia e normativa, con l’obiettivo di garantire che il BIM sia sì un requisito tecnico, ma soprattutto un valore aggiunto per l’efficienza aziendale. BIM Coordinator, per il corretto flusso informativo e per la collaborazione tra i team Il BIM Coordinator è la figura di riferimento per la gestione operativa della metodologia BIM all’interno della singola commessa. È il primo a intervenire sui modelli, garantendo coerenza, qualità e interoperabilità tra le discipline coinvolte. Si occupa di: Il BIM Coordinator è il regista operativo del BIM, e ha competenze trasversali che spaziano dalla gestione tecnica alla risoluzione dei conflitti, per garantire il corretto sviluppo del progetto in tutte le sue fasi. BIM Specialist, per garantire la qualità e la coerenza dei dati Il BIM Specialist è il tecnico specializzato nella creazione e gestione dei modelli BIM. Traduce le informazioni di progetto in modelli digitali accurati e interoperabili. Si occupa di: Il BIM Specialist è un professionista con competenze multidisciplinari, in grado di gestire dati complessi e contribuire all’efficienza del processo BIM. Vuoi approfondire il mondo delle figure BIM? Continua a seguirci sul nostro blog, sui nostri canali social, sul canale WhatsApp e sul nostro podcast BIMeet per saperne di più!
Trasformare la progettazione digitale in realtà sul campo con il BIM to field

Lo abbiamo sempre detto: il BIM non è semplicemente il modello digitale di un progetto, ma una rivoluzione concreta nella metodologia di lavoro. Metodologia che si applica anche alla realizzazione sul campo del progetto, nel cosiddetto BIM to field, un approccio che connette i dati del modello digitale alle attività sul campo, ottimizzando i processi, riducendo gli errori e trasformando la teoria in pratica. Vediamo cos’è il BIM to field, i suoi vantaggi e come implementarlo per rendere i progetti più efficienti e precisi. Cosa si intende per BIM to field Sappiamo che il BIM è un database ricco di dati che permette di tenere traccia e gestire tutte le informazioni relative a un edificio o un progetto, in ogni sua fase di vita. Il BIM è quindi fondamentale per la progettazione di un edificio, ma può esserlo ancora di più per la sua realizzazione effettiva, spostandosi dal mondo digitale al cantiere. Questo cambiamento di prospettiva è possibile grazie al BIM to field, BIM sul campo, un processo che prende i dati del modello BIM e li utilizza per le attività operative, per gestire la costruzione, le operazioni e le attività in cantiere. Un processo che non è da confondere con il BIM 8D, una delle nuove dimensioni del BIM, in quanto essa si occupa della sicurezza in cantiere, mentre il BIM sul campo comprende l’intera operatività, insieme ai suoi processi decisionali. Perché riportare il BIM sul campo Sfruttare il BIM in cantiere significa utilizzare le informazioni contenute nel modello digitale per migliorare l’efficienza dei processi e garantire un risultato finale di alta qualità, il più possibile aderente al modello digitale, ottimizzando l’intero processo di costruzione dell’opera. Con il BIM sul campo è possibile: Le diverse applicazioni del BIM to field Il BIM to Field rappresenta un cambio di prospettiva concreto per la gestione dei cantieri, e può avere diverse applicazioni, tra cui: Le integrazioni con le altre tecnologie Un altro utilizzo interessante del BIM in cantiere è la sua integrazione con altre tecnologie, come: Vuoi sapere di più sul mondo del BIM? continua a seguirci sul nostro blog, sui nostri canali social, sul canale WhatsApp e sul nostro podcast BIMeet per saperne di più!
Cosa prevede il futuro del BIM? Prospettive future e sfide per le aziende

Il BIM è il presente e il futuro dei settori AEC e manifatturiero. Innovazione tecnologica, sostenibilità e maggiore efficienza nei processi sono gli elementi chiave contraddistinguono la metodologia e la rendono indispensabile, specialmente in vista della sempre crescente digitalizzazione dei processi. Quali sono le opportunità da cogliere, le prospettive future e le sfide del BIM da affrontare per le aziende? La diffusione del BIM presenta ancora numerose sfide per le aziende Dal primo gennaio, in Italia è scattato l’obbligo del BIM per opere pubbliche di importo superiore ai 2 milioni di euro. Questo è un passo fondamentale per modernizzare il settore, ma la strada verso una piena adozione della metodologia BIM è ancora lunga. Sebbene la metodologia BIM sia ormai obbligatoria, infatti, ci sono ancora numerosi fattori che possono rendere difficoltosa l’integrazione del BIM nei propri processi: Affrontare queste sfide richiede un impegno coordinato tra istituzioni, imprese e professionisti, che devono far comprendere alle aziende come i vantaggi del BIM rendono l’investimento iniziale necessario per rimanere al passo con i tempi e rendere la propria azienda competitiva sul mercato. Nonostante le sfide per le aziende, negli ultimi anni in Italia e nel mondo il mercato del BIM ha registrato una crescita costante Secondo le stime, il valore del BIM nel 2023 ha raggiunto i 7,54 miliardi di dollari, con proiezioni che indicano un incremento fino a 23,65 miliardi di dollari entro il 2032. Il successo del BIM è legato a una combinazione di numerosi fattori, tra cui: Il futuro del BIM in Italia e nel mondo è strettamente connesso all’innovazione tecnologica Parlando di tecnologie, con SkeinBIM abbiamo già visto come siano proprio le nuove tecnologie a delineare il futuro del BIM. Tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e l’Internet of Things stanno potenziando le capacità del BIM e garantiscono vantaggi decisivi per le imprese, come la capacità di analizzare i dati in tempo reale e migliorare i processi decisionali per tutto il ciclo di vita dei progetti. A queste si affiancano tecnologie come il generative design e le soluzioni cloud-based, che permettono di ottimizzare il lavoro e ridurre i costi, rendendo di fatto il BIM più accessibile anche alle aziende più piccole, insieme a soluzioni come l’openBIM, che favoriscono la collaborazione e l’interoperabilità dei software attraverso standard aperti. Noi di SkeinBIM siamo convinti che la digitalizzazione dell’edilizia sia una scelta indispensabile per il futuro del nostro settore e del mondo in cui viviamo, continua a seguirci sul nostro blog, sui nostri canali social, sul canale WhatsApp e sul nostro podcast BIMeet per saperne di più!
Come creare oggetti BIM e renderli efficienti e funzionali

Per essere davvero utili, gli oggetti BIM devono essere ottimizzati in funzione delle diverse fasi del progetto in cui sono inseriti. Un oggetto ben progettato infatti non è utile solo in fase progettuale, ma accompagna l’edificio per tutta la sua vita, ottimizzando gestione, manutenzione e sostenibilità. Vediamo come creare oggetti BIM efficienti con i nostri consigli. Il ruolo degli oggetti in un progetto BIM Un oggetto BIM nasce con l’obiettivo di supportare i progettisti nelle diverse dimensioni del BIM, per questo deve essere intuitivo e pronto all’uso. Uno degli errori più comuni quando si realizzano oggetti BIM è modellarli all’estremo, includendo troppi dettagli e parametri. Questo approccio rischia di perdere di vista la logica del BIM, che deve semplificare il lavoro del progettista e garantire efficienza in tutte le fasi. L’obiettivo è mantenere l’oggetto leggero, con una geometria essenziale e un livello informativo elevato, per questo motivo è importante realizzare oggetti che non hanno bisogno di manuali o istruzioni complesse: se un oggetto richiede una guida per essere utilizzato, è probabile che sia stato realizzato in modo non ottimale. Integrazione con Digital Twin e IoT Gli oggetti BIM non devono limitarsi ad essere utilizzati in fase progettuale, ma possono essere applicati in dimensioni del BIM quali: Proprio nella dimensione 6D c’è una delle applicazioni più interessanti degli oggetti BIM. Grazie all’integrazione con Digital Twin e IoT, gli oggetto possono infatti fornire dati essenziali per il monitoraggio e la manutenzione dell’edificio. Un oggetto BIM ben strutturato può infatti includere: Questi dati, inseriti all’interno dei progetti BIM, permettono di ottimizzare la gestione dell’edificio e di migliorarne le prestazioni nel tempo. Oggetti BIM: nativi o convertiti? Un’altra scelta fondamentale nella realizzazione degli oggetti BIM riguarda il tipo di oggetto da realizzare, nativo o convertito. Gli oggetti BIM nativi rappresentano quindi la scelta migliore per integrare correttamente parametri e logiche complesse, perché consentono una gestione ottimale di materiali, parametri e logiche complesse e si adattano meglio alle esigenze progettuali, garantendo una maggiore compatibilità e flessibilità. Con quali software realizzare gli oggetti BIM? Anche la scelta del software di modellazione è un aspetto cruciale. Non tutti i software BIM offrono retrocompatibilità, quindi è importante selezionare quello più adatto ai propri obiettivi progettuali e per la tipologia di modellazione che dobbiamo effettuare. Vuoi sapere di più su come ottimizzare i tuoi oggetti BIM o creare un tuo catalogo? Contattaci e continua a seguirci sul nostro blog, sui nostri canali social, sul canale WhatsApp e sul nostro podcast BIMeet!