Ode al BIM, la metodologia collaborativa per ottimizzare i progetti in ogni fase

Noi di Skeinbim siamo appassionati di BIM. Per noi è molto più di un semplice software o di una metodologia di lavoro. È una filosofia, uno strumento collaborativo per ottimizzare la gestione delle informazioni e migliorare i processi in ogni fase di vita del progetto. Oggi ti raccontiamo a cosa serve il BIM, in che settori utilizzarlo e perché sceglierlo per innovare la propria azienda. Cosa si intende per BIM? Il BIM, Building Information Modeling, è una metodologia collaborativa che permette ai progettisti di realizzare un modello digitale 3D del progetto in costruzione.   Si tratta di un approccio collaborativo, che cambia radicalmente il modo di lavorare ai progetti, ha numerosi vantaggi e permette di lavorare ottimizzando tempistiche e costi del lavoro, sostenibilità e gestione dell’opera. Uno dei principali vantaggi del BIM è che non è solo un modello 3D del progetto, ma un database ricco di informazioni relative all’intero ciclo di vita dell’opera, dalla sua ideazione e progettazione fino alla sua gestione, alla ristrutturazione e allo smantellamento. Le dimensioni del BIM Queste informazioni sono accuratamente suddivise in dimensioni del BIM, che vanno dal 3D al 7D. Ogni dimensione riguarda un aspetto specifico del progetto ed è regolamentata dalla norma UNI 11337 e dalle normative europee: Attualmente esistono anche tre dimensioni non ancora normate: In che settori viene utilizzato il BIM Il principale settore in cui viene utilizzato il BIM è quello delle costruzioni, ma sono molteplici le realtà che possono ottenere vantaggi dall’utilizzo di questa metodologia. Tra queste, ci sono studi di progettazione e architetti e le aziende del settore manifatturiero, che grazie al processo di digitalizzazione del BIM restano al passo con i tempi e hanno un vantaggio competitivo per poter lavorare su nuovi progetti. La metodologia BIM inoltre può essere utilizzata per progetti su ogni tipo di struttura, sia civile che industriale, per ottimizzare la sicurezza in cantiere, l’impiantistica, tutelare i beni culturali e le opere storiche e, dato che accompagna il progetto in ogni fase della sua vita, ha un largo uso anche per il facility management, ovvero tutto ciò che riguarda la gestione degli edifici, come impianti, verde, pulizia, vigilanza e servizi di portineria. Perché scegliere il BIM per innovare la propria azienda Il BIM, in tutti i settori in cui è coinvolto, può essere considerato a tutti gli effetti una strategia di business per la digitalizzazione delle aziende. È un investimento su cui puntare per avere un approccio collaborativo nel lavoro, ottimizzare la gestione dei progetti e aumentare la produttività, ottenendo l’interesse dei clienti e aumentando il numero di commesse ottenute e, di conseguenza, i ricavi aziendali. Per adottare il BIM come strategia in azienda serve: L’obiettivo di Skeinbim è fare divulgazione sul mondo del BIM, per raccontare le sue diverse applicazioni nella progettazione e in ogni fase della vita del progetto alle aziende del settore AEC e manifatturiero. Continua a seguirci sul nostro blog, sui nostri canali social e sul nostro podcast BIMeet! 

BIM e settore manifatturiero

Le aziende manifatturiere italiane sono coinvolte in un inesorabile processo di innovazione digitale. Per innovare i processi e rendersi più interessanti per il mercato, è fondamentale per loro integrare il BIM in azienda, per digitalizzare il proprio catalogo di prodotti e fornire ai progettisti oggetti BIM ottimizzati e di alta qualità. Ecco cosa sono questi oggetti e quali vantaggi può portare il BIM nel settore manifatturiero. Il BIM non è esclusivo per il settore delle costruzioni Il BIM è una metodologia in grado di rendere le aziende più competitive. Nel settore AEC è già ampiamente utilizzato, ma anche le aziende manifatturiere devono iniziare a utilizzare il BIM, a partire dalla digitalizzazione dei loro prodotti e cataloghi. La ragione è semplice: se il settore AEC si è evoluto, deve innovarsi anche il settore manifatturiero. Oggi, infatti, non si può più pensare di realizzare unicamente componenti e prodotti di alta qualità per diventare fornitori in progetti importanti sia nazionali che esteri, ma c’è bisogno di uno sforzo in più. Sono anni che il settore delle costruzioni utilizza modelli digitali per la realizzazione dei progetti, anche nella Pubblica Amministrazione, in cui l’utilizzo del BIM diventerà obbligatorio a partire dal 2025. Per garantire un lavoro ottimizzato ed efficiente è necessario che anche i componenti, i manufatti e i prodotti da utilizzare nel progetto siano digitalizzati. È così che nascono gli oggetti BIM. Cosa sono e come si utilizzano gli oggetti BIM Gli oggetti BIM sono un modello digitale dei prodotti realizzati dall’azienda. Ogni componente ha il suo modello digitale, in cui vengono inserite tutte le informazioni relative al prodotto e al suo utilizzo all’interno del progetto, come: Il BIM nelle aziende manifatturiere può essere sfruttato per convertire qualsiasi tipo di prodotto per l’edilizia in un oggetto digitale: sistemi di costruzione, impiantistica, scale, ascensori, mobili, sanitari, finestre, porte, facciate degli edifici ecc. Attraverso gli oggetti BIM l’azienda rende disponibile ai suoi clienti un catalogo digitale e ottimizzato di prodotti, che possono essere inseriti facilmente in un modello BIM e modificati a seconda delle esigenze dei committenti. I vantaggi del BIM per le aziende manifatturiere Scegliere di digitalizzare il proprio catalogo di prodotti con il BIM significa portare la propria azienda a un livello superiore, restando competitivi sul mercato e aprendosi a un mercato nuovo e in costante innovazione. Integrare i cataloghi di oggetti BIM nel proprio lavoro consente all’azienda di: Investire nel BIM nel settore manifatturiero: un costo o un’opportunità? Sono molte le aziende manifatturiere che pensano ancora che il BIM sia un costo inutile. Noi di Skeinbim riteniamo invece che sia un’opportunità da non perdere, e i cambiamenti che vediamo nel settore manifatturiero ne sono la dimostrazione. È questo il momento di investire nella digitalizzazione dei prodotti e nella formazione sulla metodologia BIM, per rendere l’azienda più competitiva e farla crescere aprendola al futuro. Vuoi integrare il BIM in azienda? Scopri BIM 4Brands, i servizi Skeinbim dedicati al BIM per le imprese manifatturiere! 

La terminologia BIM

Il BIM è ricco di acronimi, sigle e termini complessi. Per lavorare al meglio con questa metodologia è fondamentale conoscerne tutte le dinamiche e gli elementi che lo compongono, partendo dalla terminologia che lo contraddistingue. Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del mondo del BIM e vediamo quali sono le parole più importanti quando si tratta di modellazione, oggetti BIM e fase di pre e post contratto. Precontratto e post contratto BIM Quando si tratta di contratti BIM sono tre le terminologie principali da conoscere: oGI, CI e BEP o PGI. Vediamo di cosa si tratta. L’oGI è l’Offerta di gestione informativa, un documento richiesto durante le fasi di gara ai partecipanti, per far capire la tipologia di progetto che vogliono realizzare e le capacità dello studio nel gestire il lavoro. Quando parliamo di CI parliamo di Capitolato informativo, ovvero un elaborato realizzato dalla committenza che comprende le esigenze e requisiti richiesti. Il CI ha valenza giuridica ed è fondamentale per capire le necessità del committente e prendere le informazioni necessarie al progetto. Infine,con BEP o PGI intendiamo il BIM execution plan o piano di gestione informativa, un documento utilizzato nel post contratto che determina la modalità di redazione, di interscambio e di gestione dei dati relativi al modello BIM. Contiene tutte le informazioni fondamentali per organizzare il modello e la comunicazione tra i reparti e le discipline. Il glossario della modellazione BIM Per parlare di modellazione BIM è necessario conoscere tre termini principali: modello BIM, modello federato e template BIM. Il Modello BIM è il progetto dell’edificio secondo una specifica disciplina (architettonico, strutturale ecc.). A seconda dell’edificio da realizzare, all’interno del modello ci sono tutte le informazioni inerenti alla disciplina specifica. Quando si lavora con progetti ampi e importanti si possono avere più modelli collegati tra loro a creare un modello unico. Il Modello federato unisce più modelli BIM e si utilizza quando si lavora con grossi studi e progetti. Non si tratta di un semplice file che raccoglie i modelli e le informazioni, ma fornisce il modello completo del progetto per agevolare: Viene utilizzato per generare le tavole in uscita del modello BIM e per aggiornare il modello in tutte le sue parti. Il Template BIM è un documento arricchito di dettagli con cui iniziare la progettazione ed è fondamentale per lo studio di progettazione perché contiene al suo interno gli oggetti BIM. Permette di gestire viste, dettagli e parametri e di avere sempre a disposizione famiglie preformate che funzionano secondo le richieste dello studio. Terminologia dedicata agli oggetti BIM GliOggetti BIM sono prodotti forniti dalle aziende sviluppati attraverso software specifici. Molto spesso si tende erroneamente a pensare che gli oggetti inseriti nel BIM siano statici. Quelli inseriti nei modelli sono invece oggetti dinamici, parametrici e ricchi di informazioni, che all’interno della stessa geometria possono avere più variabili dimensionali e di parametri. Un insieme di oggetti BIM è definito Famiglia BIM, ovvero un gruppo di oggetti BIM raccolti in un unico file da condividere con studi e progettisti. Vuoi sapere di più sul BIM e le sue caratteristiche? Trovi tutte le informazioni sul BIM sul nostro blog e nel nostro podcast BIMeet! 

Conosciamoci meglio: chi è SkeinBIM

L’entrata in vigore dell’obbligo del BIM e digitalizzazione dei processi hanno travolto i settori manifatturiero e delle costruzioni. Con il suo supporto diretto alle aziende il gruppo Skeinholding è diventato uno dei protagonisti principali dell’innovazione di questi due settori. Vediamo chi è SkeinBIM e come aiuta le aziende a digitalizzarsi grazie alla metodologia BIM. Chi è SkeinBIM SkeinBIM è una società membro di Skeinholding, il gruppo che vanta oltre 50 esperti altamente qualificati e offre soluzioni e servizi BIM dedicati a: Con SkeinBIM supportiamo le aziende in tutte le sfaccettature dell’utilizzo della metodologia BIM per qualsiasi tipo di progetto e di settore di applicazione, sia in Italia che all’estero. I nostri servizi per progettisti, studi architettonici e aziende manifatturiere Con il nostro lavoro aiutiamo i clienti a digitalizzare e innovare i propri processi, a rimanere competitivi sul mercato, ad accedere ai capitolati dei progetti più importanti e a formarsi per abbracciare la filosofia BIM. Forniamo due soluzioni principali, BIM 4Studios e BIM 4Brands, con cui proponiamo a progettisti, studi di architettura e aziende manifatturiere i servizi di: È grazie alla qualità dei servizi che offriamo che negli ultimi anni siamo cresciuti in modo esponenziale e abbiamo avuto la possibilità di creare un team multidisciplinare, composto da Sviluppatori IT, figure BIM altamente qualificate e specialisti del marketing, arrivato oggi a comprendere oltre 40 dipendenti nelle diverse sedi in Italia e all’estero. Il nostro obiettivo più ambizioso: far conoscere davvero il BIM agli addetti ai lavori Per noi il BIM non è un semplice software, ma una metodologia di lavoro e una vera e propria filosofia, da portare e applicare nelle aziende per aiutarle ad affrontare consapevolmente l’evoluzione e la digitalizzazione del mondo della progettazione. Vogliamo essere un punto di riferimento per le aziende, un partner completo per affiancarle in ogni loro necessità, per questo il nostro impegno per l’adozione della filosofia BIM non si ferma al supporto diretto delle aziende. Negli ultimi due anni abbiamo intrapreso un percorso di divulgazione e educazione sul BIM attraverso il nostro blog, su LinkedIn, Facebook e Instagram e su Spotify, dove parliamo della metodologia BIM con il nostro podcast BIMeet. Il progetto di divulgazione ha lo scopo di informare le aziende del settore AEC e manifatturiero sul mondo del BIM in ogni sfaccettatura, raccontando le sue diverse applicazioni in ambito di progettazione e in ogni fase della vita del progetto, ma soprattutto di eliminare i preconcetti e far conoscere davvero il valore del BIM. Vuoi sapere di più su SkeinBIM e sui nostri servizi dedicati al BIM? Contattaci! 

Ottimizzare la progettazione con un flusso di lavoro BIM definito

Sappiamo bene che il BIM permette di ottimizzare il lavoro, migliorare la comunicazione e la condivisione dei dati e ridurre tempistiche e costi in ogni fase del progetto. Per aumentare ulteriormente i vantaggi del suo utilizzo, sia in ambito edilizio che infrastrutturale, si può adottare un flusso di lavoro BIM definito. Vediamo di cosa si tratta. Che cos’è il BIM workflow Il flusso di lavoro BIM, chiamato anche BIM workflow, è un approccio alla metodologia BIM maggiormente collaborativo, dinamico e intelligente. Si focalizza sulla pianificazione del progetto e permette una gestione migliore delle fasi di lavoro successive, eliminando gli errori e riducendo tempistiche e costi. Questo approccio al BIM è utile sia per la realizzazione di progetti edili che per la realizzazione e gestione delle infrastrutture. Le fasi del flusso di lavoro BIM Il BIM generalmente prevede la divisione del lavoro nelle fasi di: Dove la maggior parte delle energie sono distribuite nella fase di progettazione e modellazione 3D, e in cui non sempre ci si occupa della fase di design. Il focus del flusso di lavoro BIM si trova invece nella fase di design e pianificazione del progetto, fasi fondamentali per definire e implementare le informazioni che andranno inserite nel modello 3D. È in questo momento che l’edificio inizia a prendere vita, e destinare la maggior parte delle risorse in questa fase permette di ottimizzare sia la costruzione che la gestione futura dell’opera attraverso simulazioni e visualizzazione anticipata del modello. Vantaggi di avere un BIM workflow definito La scelta di focalizzarsi sulla fase di design e pianificazione all’apparenza può sembrare una perdita di tempo, ma in realtà il flusso di lavoro BIM presenta numerosi vantaggi. Permette infatti di: Flusso di lavoro BIM per le infrastrutture Come accennato, il BIM workflow è ideale da utilizzare anche per le infrastrutture. Questo perché permette di avere una visione completa del progetto, non solo in relazione alle sue componenti ma anche all’ecosistema in cui va inserito. La progettazione delle infrastrutture è un ambito ricco e complesso, in cui vanno effettuate numerose analisi, tra cui: Questo porta ad avere un alto numero di dati da trattare e gestire, tra cui ad esempio quelli ottenuti da rilievi e nuvole di punti e i dati topografici. Utilizzare un flusso BIM che parte dalla pianificazione per arrivare alla costruzione dell’infrastruttura permette di: Vuoi adottare il BIM per la tua azienda? Contattaci

Che cos’è il BIM? Introduzione alla metodologia e alle figure professionali coinvolte

Cos’è il BIM, che vantaggi ha e qual è la situazione in Italia? Ripassiamo questi concetti e facciamo un focus su quali sono le figure coinvolte nella metodologia. Cos’è il BIM BIM è l’acronimo di Building Information Modeling, ovvero Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione. Si tratta di una metodologia e di una vera e propria filosofia di lavoro, che si basa sulla gestione e condivisione dei dati e permette di realizzare modelli 3D con all’interno tutte le informazioni relative alla costruzione di un’opera per ogni fase del progetto: Il BIM permette di lavorare a 360 gradi sul costruito e ha la capacità di guardare al presente e al futuro del progetto in modo interdisciplinare e completo. Lo stato del BIM in Italia In Italia il BIM è regolamentato dalla UNI 11337, che nel 2021 è stata implementata grazie al nuovo decreto BIM per adeguarsi alle normative europee.  Sebbene a livello europeo e mondiale il BIM sia già ampiamente adottati, in Italia la metodologia ha avuto una spinta importante solo negli ultimi anni, sia nel privato che nella Pubblica Amministrazione. I costruttori e i proprietari di edifici hanno iniziato a capire i vantaggi del BIM anche grazie al PNRR e alle nuove normative, che rendono obbligatorio il BIM per la Pubblica Amministrazione entro il 2025. Vantaggi e obiettivi del BIM L’obiettivo principale del BIM è la collaborazione. Attraverso questa metodologia infatti tutte le figure coinvolte riescono a scambiare dati in tempo reale, a comunicare in modo efficace e a capire le esigenze del progetto, rendendolo ottimizzato ed efficiente. Utilizzare il BIM ha una serie di vantaggi: Le figure protagoniste del BIM L’introduzione del BIM nel settore AEC ha creato nuove figure professionali, riconosciute a livello internazionale. Tra queste troviamo: Vuoi saperne di più? Trovi tutte le informazioni sul BIM sul nostro blog e nel nostro podcast BIMeet!  inspired by aerospace-grade materials, the pieces you’ll find on richardmillereplica.co reflect the ethos of richard mille.

Come realizzare oggetti BIM migliori ed essere attrattivi per i progettisti

Il BIM è una metodologia di lavoro che porta numerosi vantaggi ai progetti e a tutte le figure coinvolte in essi. Anche alle aziende manifatturiere, che grazie alla digitalizzazione dei propri cataloghi possono aumentare la loro competitività sul mercato. Ecco come realizzare oggetti BIM ottimizzati per ottenere l’attenzione dei progettisti. Cosa sono gli oggetti BIM Gli oggetti BIM sono la rappresentazione digitale del catalogo di prodotti di un’azienda manifatturiera. Sono ad esempio porte, finestre, valvole, tubazioni e tutti gli elementi fisici che possono andare a comporre un’opera. Sono realizzati in 3D e contengono tutti i metadati e le informazioni relative alle caratteristiche del prodotto, ovvero: Questi metadati sono fondamentali per un progetto BIM e accompagnano ogni fase della vita dell’opera, dalla sua progettazione fino alla costruzione e alla manutenzione. Inoltre, permettono ai progettisti di: Il ruolo delle aziende nella realizzazione di oggetti BIM funzionali Le aziende manufatturiere che creano cataloghi di oggetti BIM hanno un ruolo importante nella filiera del BIM, sono chiamate infatti a realizzare oggetti in grado di soddisfare tutti i requisiti citati, al fine di ottimizzare il lavoro dei progettisti. Può capitare però che questi oggetti vengano realizzati in modo errato dai fornitori, con caratteristiche che li rendono inutilizzabili, troppo pesanti o che rallentano l’andamento dei lavori. Questo porta i progettisti a prediligere la realizzazione interna di oggetti BIM, andando a rallentare il lavoro e aumentando di conseguenza tempistiche e costi del progetto. Le caratteristiche necessarie per un oggetto BIM utile al progettista Le aziende devono quindi aggiornarsi e garantire ai progettisti un catalogo di oggetti: Realizzare un oggetto BIM con queste caratteristiche permette di ottenere un progetto più completo e funzionale, attento all’efficienza e alla sostenibilità e capace di gestire qualsiasi problematica o modifica in modo efficace. Non solo, realizzare cataloghi BIM rappresenta un notevole vantaggio per l’azienda stessa, che ottimizzerà la produzione interna, avrà una conoscenza maggiore dei suoi prodotti, risulterà più competitiva e competente agli occhi dei progettisti e potrà avere accesso ai capitolati e ai contratti d’appalto per i progetti più importanti. Hai bisogno di realizzare oggetti BIM che soddisfino perfettamente i requisiti richiesti dai progettisti? Scopri i nostri servizi per le aziende manifatturiere

Perché il BIM è un vantaggio anche per i committenti

Si è sempre parlato del BIM come una metodologia pensata per progettisti e fornitori, ma esso rappresenta un notevole vantaggio anche per un’altra figura coinvolta nel lavoro: il committente. Ecco quali sono i vantaggi per i committenti BIM. Il BIM non è solo per i progettisti Sappiamo bene che il BIM è una metodologia di lavoro condivisa che si basa su scambio e gestione efficace delle informazioni presenti all’interno del progetto. Questa definizione fa capire subito come il BIM non può e non deve essere una prerogativa dei progettisti, ma deve coinvolgere ogni figura del progetto, anche la committenza, fondamentale per un BIM Client Driven. I committenti sono tutte quelle figure, enti e società che commissionano un’opera a progettisti e fornitori e hanno un ruolo fondamentale quando si tratta di definire i requisiti e le diverse fasi del lavoro, il budget, gli obiettivi e le esigenze del progetto. Possiamo distinguere due tipologie di committenti per il BIM, pubblici e privati, entrambi caratterizzati dalla necessità di: Perché i committenti sono importanti per il BIM Quando si lavora con il BIM è fondamentale organizzare il lavoro in ogni sua fase e stabilire regole ben definite fin dalla compilazione del BIM Brief. Si tratta di un documento che permette di avere tutte le informazioni necessarie, le linee guida e gli standard per procedere con la fase di concept design, gli studi di fattibilità e la progettazione seguendo gli obiettivi del committente. Questo permette di eliminare il rischio di incomprensioni con il cliente e la possibilità di fare degli errori, ma soprattutto garantisce una lettura univoca del modello BIM, importante anche per la fase di modifica del progetto. I vantaggi della metodologia BIM per i committenti In molti pensano che il BIM sia un investimento troppo importante, eccessivo per un cliente. In realtà, rappresenta un notevole vantaggio in grado di ripagarsi con il tempo, in quanto attraverso il modello BIM il committente può: Insomma, adottare il BIM per un committente significa essere partecipe in modo attivo nel progetto, conoscere in anticipo le risorse necessarie e gestire il lavoro in modo efficace, risparmiando tempo e denaro. È comunque fondamentale che i committenti adottino il BIM in modo graduale, dopo aver seguito una formazione adeguata sulla metodologia e sui processi necessari, per poterlo utilizzare in modo consapevole. Vuoi sapere di più sul mondo del BIM? Continua a leggerci sul blog e seguici sui nostri canali LinkedIn, Facebook e Instagram!

Dal BIM al CIM, come il BIM cambia il futuro delle Smart City

Siamo abituati a pensare al BIM come una metodologia adatta alla costruzione di edifici e alla digitalizzazione di prodotti e oggetti. In realtà, possiamo fare molto di più. La metodologia BIM è infatti strettamente legata alle Smart City e in futuro potrà cambiare l’urbanistica e migliorare la gestione delle risorse, aprendo la strada a città più intelligenti e sostenibili. Vediamo come. Cosa sono le Smart City Oggi stiamo assistendo a una progressiva accelerazione dell’urbanizzazione a livello globale. Secondo le Nazioni Unite, infatti, entro il 2050 più di due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane. L’urbanizzazione comporta la necessità di costruire città efficienti e a misura d’uomo, che possano gestire efficacemente sfide come inquinamento, traffico e costi e migliorare la vita dei cittadini.  È qui che si inserisce il concetto di Smart City, città intelligenti, che la Commissione Europea definisce “luoghi in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio degli abitanti e delle imprese”.  Le Smart City attraverso le nuove tecnologie permettono quindi di: I vantaggi del BIM e per le Smart City La progettazione delle città intelligenti è complessa e articolata, per questo c’è bisogno di un sistema che permetta di gestire efficacemente il processo. Il BIM, grazie alla sua natura, è il candidato ideale per questo compito.  Grazie al BIM è possibile: Dal BIM al CIM, City Information Modeling A proposito di integrazione tra sistemi, nell’ambito delle Smart City il BIM può essere integrato al GIS, permettendo di avere una visione più ampia della pianificazione e del progetto della città intelligente. È così che si è iniziato a parlare di CIM, City Information Modeling, un sistema di pianificazione urbana avanzato con cui avere una visione completa della Smart City. Grazie al CIM, si possono integrare ancora più informazioni relative a ogni elemento relativo alla città intelligente e al suo territorio di appartenenza, per ottenere una pianificazione e una gestione della città più efficiente e completa. Vuoi sapere di più sul mondo del BIM? Continua a leggerci sul blog e seguici sui nostri canali LinkedIn, Facebook e Instagram!

Cosa sono LOD e LOIN e perché se ne parla nel BIM

Il BIM è una metodologia di lavoro basata sui dati. Troppo spesso però nei progetti vengono inserite informazioni in eccesso o in quantità limitate, per questo sono stati stabiliti dei livelli per gestire la corretta quantità di dati, LOD e LOIN. Vediamo cosa sono e a cosa servono. Che cos’è il LOD Il LOD è un concetto introdotto nel BIM tra il 2004 e il 2008, quando viene integrato all’interno del documento E202 Building Information Protocol Exhibit grazie all’AIA, American Institute of Architects. Il LOD, acronimo di livello di definizione o di sviluppo, si riferisce al grado di completezza dei modelli BIM nelle diverse fasi del progetto ed è composto da una parte geometrica e una informativa:  Il LOD nella normativa italiana find premium swiss clone rolex yacht-master 37mm at swissreplicas.io. In ogni Paese il LOD è strutturato in modo differente a seconda delle normative. Negli Stati Uniti si usa una scala numerica, che va da LOD 100, con informazioni geometriche di base, a LOD 500, che rappresenta un modello As Build.    Nella normativa italiana UNI 11337 si utilizza invece un sistema alfabetico, che va da LOD A fino a LOD G. Nel dettaglio: Dal LOD al LOIN La normativa ISO 19650 abbandona il concetto di LOD per introdurre il LOIN, ovvero il contenuto informativo strutturato, le informazioni e i dati di cui si ha bisogno in un determinato momento.  Il LOIN non è quindi uno standard preciso, ma permette di andare a definire qual è il livello di informazioni che servono nel modello in un momento specifico. Si divide in: Parte 1- Prerequisiti, basati su 4 domande:  Parte 2 – Fabbisogno informativo, basato su 3 punti cardine:  Perché scegliere il LOIN  Se prima si parlava di LOD con LOG e LOI e non c’era una definizione ben chiara, con il LOIN si va direttamente sul progetto e si riesce a capire effettivamente quali sono le necessità e perché si sta realizzando il lavoro. In questo modo si possono ricavare più facilmente le informazioni fondamentali da inserire a livello geometrico, alfanumerico e di documentazione all’interno del modello. Vuoi saperne di più? Trovi tutte le informazioni su LOD e LOIN nel nostro podcast BIMeet!