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Che cos’è il BIM? Introduzione alla metodologia e alle figure professionali coinvolte

Cos’è il BIM, che vantaggi ha e qual è la situazione in Italia? Ripassiamo questi concetti e facciamo un focus su quali sono le figure coinvolte nella metodologia.

Cos’è il BIM

BIM è l’acronimo di Building Information Modeling, ovvero Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione.

Si tratta di una metodologia e di una vera e propria filosofia di lavoro, che si basa sulla gestione e condivisione dei dati e permette di realizzare modelli 3D con all’interno tutte le informazioni relative alla costruzione di un’opera per ogni fase del progetto:

  • Idea e concept design;
  • Progettazione dettagliata;
  • Analisi di tempi, costi e fabbisogni;
  • Realizzazione degli elaborati e costruzione;
  • Manutenzione e facility management;
  • Ristrutturazione o smantellamento del progetto.

Il BIM permette di lavorare a 360 gradi sul costruito e ha la capacità di guardare al presente e al futuro del progetto in modo interdisciplinare e completo.

Lo stato del BIM in Italia

In Italia il BIM è regolamentato dalla UNI 11337, che nel 2021 è stata implementata grazie al nuovo decreto BIM per adeguarsi alle normative europee. 

Sebbene a livello europeo e mondiale il BIM sia già ampiamente adottati, in Italia la metodologia ha avuto una spinta importante solo negli ultimi anni, sia nel privato che nella Pubblica Amministrazione.

I costruttori e i proprietari di edifici hanno iniziato a capire i vantaggi del BIM anche grazie al PNRR e alle nuove normative, che rendono obbligatorio il BIM per la Pubblica Amministrazione entro il 2025.

Vantaggi e obiettivi del BIM

L’obiettivo principale del BIM è la collaborazione. Attraverso questa metodologia infatti tutte le figure coinvolte riescono a scambiare dati in tempo reale, a comunicare in modo efficace e a capire le esigenze del progetto, rendendolo ottimizzato ed efficiente.

Utilizzare il BIM ha una serie di vantaggi:

  • Ottimizza i costi e limita gli imprevisti di cantiere;
  • Mostra in anticipo le scelte progettuali, aumentando la flessibilità del lavoro e permettendo di ipotizzare soluzioni e sviluppi specifici;
  • Permette coordinamento e collaborazione continui già in fase progettuale, creando un dialogo costruttivo tra le parti e ottimizzando il lavoro;
  • Riduce le possibili problematiche che possono intercorrere tra le varie discipline (ad esempio impianti idraulici che si scontrano con parti strutturali e architettoniche);
  • Permette interscambio di dati e comunicazione continua tra i gestori dei diversi settori del progetto attraverso il CDE.

Le figure protagoniste del BIM

L’introduzione del BIM nel settore AEC ha creato nuove figure professionali, riconosciute a livello internazionale. Tra queste troviamo:

  • BIM specialist, un tecnico esperto di modellazione BIM. Gestisce dati e flussi informativi relativi al suo settore (architettonica, impianti, ecc.) e lavora manualmente sul modello generando la modellazione nelle diverse fasi;
  • BIM coordinator, che coordina i flussi di lavoro all’interno del progetto, controlla che le informazioni siano state inserite correttamente nel modello e che la modellazione rispecchi la documentazione e le richieste del committente;
  • BIM manager, responsabile della gestione e della organizzazione dei modelli BIM, che regola l’esecuzione del progetto e della commessa, inserendo tutte le caratteristiche che il coordinator e lo specialist sono chiamati a eseguire;
  • CDE manager, che gestisce e controlla la condivisione dei dati per permettere al team di seguire il processo di lavoro in modo corretto.

Vuoi saperne di più? Trovi tutte le informazioni sul BIM sul nostro blog e nel nostro podcast BIMeet