Atto organizzativo per l’adozione del BIM nella PA

Il Decreto BIM del 2021 per l’adozione del BIM nella PA parla dell’atto organizzativo BIM, un documento fondamentale senza il quale non è possibile utilizzare metodologia e strumenti BIM nella Pubblica Amministrazione. Vediamo che cos’è esattamente, qual è la sua funzione e da cosa è composto. Che cos’è l’atto organizzativo BIM L’atto organizzativo, insieme al piano di formazione e a quello di acquisizione di strumenti hardware e software, è uno degli adempimenti preliminari per la PA inseriti all’interno del Decreto BIM. Si tratta di un regolamento che definisce le linee guida e le regole per adottare il BIM nella Pubblica Amministrazione relativamente a: È uno strumento necessario per assicurarsi che la PA adotti il BIM in modo efficace e uniforme e per favorire l’innovazione e la trasparenza nei progetti pubblici. Questo documento infatti va a definire i requisiti informativi della pubblica amministrazione prima del capitolato informativo di gara, che di conseguenza deve indicare i requisiti informativi in modo coerente con l’atto organizzativo. Da cosa è regolamentato L’atto organizzativo si basa su direttive e regolamenti nazionali, tra cui il Decreto BIM (ovvero il dm 560/2017), il codice appalti dlgs 36/2023, in cui viene approfondito, e le Linee Guida per l’adozione del BIM nelle infrastrutture e nelle opere pubbliche emanate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Quali sono gli obiettivi dell’atto organizzativo e chi deve redigerlo Oltre a gestire in modo efficace l’adozione del BIM nella Pubblica Amministrazione, l’atto organizzativo permette di: Dati i suoi obiettivi, è chiaro come il documento deve focalizzarsi sulle esigenze e sulle specifiche di ogni singolo progetto. È per questo motivo che deve essere redatto dalle stazioni appaltanti, che sono tenute a coinvolgere nella stesura tutte le figure coinvolte nel progetto (fornitori, progettisti, direttori dei lavori ecc.). Cosa ci deve essere nell’atto organizzativo BIM? L’atto organizzativo deve esplicitare il processo di controllo e gestione delle singole fasi del BIM, ovvero: Nel codice appalti si specifica anche che l’atto organizzativo è composto da documenti che dettagliano i requisiti informativi della stazione appaltante o dell’amministrazione concedente. Per questo motivo deve contenere:
La diffusione del BIM nella Pubblica Amministrazione

Vediamo come è diffuso il BIM nella Pubblica Amministrazione grazie al report del 2021 firmato Assobim e Antel
BIM e Pubblica Amministrazione: a che punto siamo?

A che punto siamo nel rapporto tra BIM e Pubblica Amministrazione e quali sono i passi da fare per digitalizzare gli appalti pubblici?