Quando si parla di BIM e facility management si pensa subito alla manutenzione degli edifici residenziali, ma non tutti sanno che l’applicazione di questa metodologia è possibile anche per gli ambienti industriali, in particolare per le aziende manifatturiere.
In questo articolo vediamo come integrare il facility management nelle aziende e quali sono i vantaggi e i software da utilizzare.
I vantaggi di integrare il BIM e il facility management nelle aziende manifatturiere
Nel settore industriale si sta parlando sempre più spesso dell’integrazione tra BIM e Facility management, che permette di sfruttare appieno le potenzialità della propria azienda, come edificio e come realtà lavorativa.
Utilizzare il BIM per il Facility Management, ovvero la dimensione 6D del BIM, permette di:
- Ottenere informazioni per ogni componente utilizzato in azienda, come i dettagli dei materiali utilizzati e i loro tempi vita stimati, per capire se davvero i componenti sono efficienti e quando avranno bisogno di manutenzione o di essere sostituiti;
- Migliorare la manutenzione. Un software di facility management permette di uscire da un’ottica di manutenzione preventiva e andare verso la manutenzione predittiva, programmando i tempi di fermo macchina e gestendo ed eliminando le spese impreviste e i costi nascosti;
- Ridurre i costi operativi. Attraverso il facility management si può avere quadro chiaro del layout aziendale interno, spesso fermo ai primi CAD nonostante l’azienda sia evoluta nel corso degli anni, e capire come si sta svolgendo il lavoro per pianificare le attività nel modo corretto;
- Ottimizzare le prestazioni. Analizzando i dati collegati al facility management attraverso il modello digitale si possono controllare le prestazioni e le attività all’interno dell’edificio, ottimizzandole per essere più efficienti a livello energetico.
Come integrare il facility management nelle aziende
Per integrare il Facility management nelle aziende è fondamentale avere a disposizione un digital twin dell’edificio, un modello digitale che rispetto al BIM non contiene informazioni sulla progettazione dell’opera, ma si concentra sull’utilizzo che le persone ne fanno e sulla sua manutenzione.
In particolare, con il digital twin nelle aziende manifatturiere si può gestire anche l’integrazione dei sistemi produttivi con i sensori IOT e l’intelligenza artificiale.
È però necessario un approccio ben strutturato, in cui essere presenti in cantiere in ogni fase del lavoro, comunicare con tutti gli stakeholder coinvolti e raccogliere dati in modo corretto per validarli.
Si tratta di un impegno importante, ma che rappresenta il futuro dell’edificio, dato che il modello digitale può essere utilizzato a lungo nel tempo, anche per decenni, a patto che venga manutenuto e costantemente aggiornato.
I software per ottimizzare il flusso di lavoro
Un software ben fatto per la gestione del facility management all’interno di un’azienda manifatturiera deve permettere massima flessibilità e un sistema gestibile e implementabile.
Deve inoltre garantire:
- Gestione della manutenzione programmata di intervento;
- Integrazione OpenBIM per utilizzare gli standard IFC;
- Gestione dettagliata dei costi e degli asset;
- Possibilità di interagire con sistemi IOT;
- Gestione dei documenti e delle manutenzioni, per poter abbinare in un secondo momento la blockchain, fondamentale per validare e certificare le caratteristiche e la vita dell’edificio e per dargli il corretto valore anche in caso di vendita.
Attualmente in commercio esistono ancora pochi software di questo genere, ma con Skeinholding abbiamo sviluppato BIMFacility, un software OpenBIM totalmente personalizzabile e fondamentale per le industria manifatturiera, soprattutto se si vuole ottimizzare la gestione del flusso interno della propria azienda e garantirne il successo a lungo termine.
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