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Il BIM 7D e il futuro sostenibile del settore AEC

Negli ultimi anni si sta prestando sempre più attenzione alla sostenibilità del settore delle costruzioni e il BIM, grazie alla sua metodologia di lavoro integrata, è lo strumento simbolo di questa corsa alla sostenibilità. Vediamo cos’è il BIM 7D e come è coinvolto nel presente e nel futuro green del settore AEC.

La sostenibilità del settore AEC

In un recente articolo di Legambiente si evidenzia come in Europa, secondo la Commissione europea, il settore delle costruzioni è responsabile del 40% della domanda di energia primaria e del 36% delle emissioni di gas serra. In Italia, questi dati sono del 27,9% e del 24,2%.

Questo dimostra come il settore AEC ha un ruolo fondamentale quando si tratta di sviluppo sostenibile, anche se molto spesso il concetto di sostenibilità in ambito costruzioni viene associato unicamente al risparmio energetico.

La sostenibilità di un edificio però non riguarda solo i consumi energetici, ma anche altri fattori:

  • Economici, che generano lavoro e reddito;
  • Ambientali, che valorizzano l’ambiente in cui l’edificio è costruito;
  • Sociali, che generano benessere per chi vive l’edificio.

Il BIM con la sua metodologia di lavoro multidisciplinare e integrata permette di lavorare sulla sostenibilità in modo completo, basandosi sui dati a propria disposizione per prendere le giuste decisioni a partire già dalla fase di ideazione del progetto.

Cos’è il BIM 7D

In uno dei nostri articoli abbiamo già parlato dei concetti di BIM sostenibile e Life Cycle Assessment, che insieme permettono la valutazione dell’impatto ambientale del progetto durante il suo intero ciclo di vita.

Oggi ci soffermiamo sulla dimensione del BIM che rende questa valutazione possibile, il BIM 7D, che contiene tutte le informazioni relative alla sostenibilità del progetto.

Il BIM 7D ha lo scopo di realizzare un edificio sostenibile, realizzando scelte in quest’ottica fin dalle prime fasi di ideazione e progettazione. Permette di:

  • Analizzare le prestazioni energetiche dell’edificio già in fase di progettazione;
  • Valutare fin da subito l’impatto che ha l’edificio sull’ambiente dall’inizio dei lavori fino alla manutenzione e alla demolizione o dismissione;
  • Stimare non solo i costi del progetto, ma l’intero costo di gestione della struttura;
  • Ottimizzare le performance dell’edificio a livello energetico, di impianti, materiali ecc.;
  • Fornire maggiori informazioni a tutte le figure coinvolte nel progetto, per valutare fin dalla fase di ideazione le scelte migliori riguardanti l’edificio e fare scelte più sostenibili e col minore impatto ambientale.
Nota

In Italia, le dimensioni del BIM sono regolate dalle norme UNI 11337, che riconoscono nel BIM 7D l’insieme di informazioni relative alla sostenibilità della costruzione, mentre nel 6D le informazioni relative al facility management del progetto.

A livello internazionale questa distinzione è invertita ed è il BIM 6D a riguardare le informazioni sulla sostenibilità.

Il futuro del BIM 7D e delle costruzioni sostenibili

L’integrazione tra BIM e LCA sta già prendendo largamente piede e si inizia a parlare di Green BIM, il BIM applicato alla costruzione di edifici ecosostenibili e alla bioedilizia, che permette di limitare il consumo delle risorse naturali.

Non a caso, uno dei settori maggiormente coinvolti nella realizzazione di edifici sostenibili è quello dei materiali, grazie al BIM infatti si sta puntando maggiormente sull’utilizzo di prefabbricati, che permettono di:

  • Ridurre gli sprechi;
  • Velocizzare i processi;
  • Rendere gli edifici più sostenibili.