Diffusione BIM in Europa: a che punto siamo?

Il settore delle costruzione e delle attività ad esso legate rappresenta il 9% del PIL e impiega circa 18 mln di lavoratori. Si tratta di un ambito in forte sviluppo ma ancora rallentato dalla scarsa capacità del settore edilizio di abbracciare le innovazioni digitali, che potrebbero contribuire a migliorare l’intera produttività. 

DIGITALIZZAZIONE NEL SETTORE EDILIZIO: QUAL È LA SITUAZIONE IN EUROPA

La consapevolezza che l’approccio all’edilizia sta cambiando è chiara e lo dimostrano le iniziative, portate avanti da un numero sempre maggiore di governi europei e organizzazioni del settore pubblico, volte a promuovere l’adozione più ampia del BIM a livello nazionale, regionale o pubblico. Eppure il BIM è ancora lontano dal raggiungimento del suo potenziale in Europa, soprattutto perché si viaggia a velocità molto diverse.

Come anticipato poc’anzi, il settore delle costruzioni, benché disponga di un forte potenziale, sta ancora arrancando a causa forse, secondo l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), di una persistente frammentarietà dell’industria, di una scarsa collaborazione fra i player, ma anche nella difficoltà ad adottare e adeguarsi alle tecnologie innovative, oltre che nella incapacità di reclutare una forza lavoro talentuosa e orientata al futuro e nel non essere in grado di trasferire le conoscenze acquisite da un progetto all’altro. 

Si stima, infatti, che la digitalizzazione su vasta scala nell’edilizia non residenziale porterebbe ad un risparmio annuale di un miliardo di miliardi di euro e proprio per questa importanza, la Commissione Europea ha sostenuto, promosso e sviluppato diverse attività per incentivare la digitalizzazione nel settore delle costruzioni (AEC). Gran Bretagna e Germania, ma più in generale Nord Europa, stanno sviluppando policy legate alla digitalizzazione, con particolare attenzione alla domanda pubblica e ai relativi quadri contrattuali e procedure. In queste nazioni l’utilizzo del BIM è addirittura obbligatorio in progetti pubblici, mentre in altre zone, come per esempio l’Italia, la Francia e la Spagna si sta spingendo un forte acceleratore proprio in questi ultimi anni.

LA STRUTTURA E L’EVOLUZIONE DEL MERCATO EUROPEO SECONDO ECSO

Per ECSO (European Cyber Security Organisation) il mercato europeo sta crescendo senza dubbio grazie a politiche e iniziative governative, ma anche a tendenze di sviluppo urbano, come per esempio: smart cities e green building, che marcano la necessità di promuovere l’efficienza delle risorse e una sempre più evidente opportunità data dal digitale. 

L’implementazione del BIM è purtroppo però ancora fortemente frammentata poiché il Building Information Modeling viene utilizzato principalmente nelle fasi di progettazione e costruzione, senza considerare la sua utilità anche nella fase di manutenzione e demolizione.

BIM È UNA DELLE TECNOLOGIE PIÙ PROMETTENTI DEI PROSSIMI ANNI

Il World Economic Forum ha definito il BIM (Building Information Modeling) una delle 10 tecnologie più promettenti per il settore delle costruzioni, in grado di ridurre tutti gli ostacoli al cambiamento, invertendo la tendenza in atto.

In generale, tutte le tecnologie digitali stanno contribuendo a trasformare il modo in cui gli edifici e le infrastrutture sono progettati, costruiti e mantenuti, ma il BIM è molto più di una tecnologia digitale e dovrebbe essere considerato come una metodologia strategica e completa per aumentare la produttività delle costruzioni.  

Come spiegato anche nel nostro articolo BIM: cos’è a cosa serve e perché utilizzarlo il Building Information Modeling non è solo un software, ma dunque una vera e propria metodologia che consente ai professionisti dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) di generare un modello digitale contenente le informazioni sull’intero ciclo di vita del progetto attivo: dall’ideazione alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione.

Il BIM, il Building information modelling, può far fare un salto di qualità agli appalti pubblici. Si possono ridurre drasticamente i tempi di progettazione e i costi di costruzione, ottimizzando la gestione delle infrastrutture realizzate. Ecco perché lavorerò duramente alla diffusione della digitalizzazione nel settore delle costruzioni.