Gamification nel BIM: quali sono i vantaggi nella progettazione

Il BIM ha portato la digitalizzazione in un ambiente una volta esclusivamente analogico. Non solo, uno dei principali vantaggi del BIM è che permette e incentiva la collaborazione tra più figure professionali, migliorando le performance e eliminando errori e ritardi nel progetto. In un contesto collaborativo come quello del BIM la gamification ha un enorme potenziale, perché permette di: Vediamo cos’è la gamification e quali sono nel dettaglio i vantaggi del suo utilizzo per la progettazione BIM. COS’È LA GAMIFICATION La gamification è una disciplina che porta le dinamiche di gioco al di fuori dell’ambiente ludico e le trasferisce in ambienti differenti a scopo educativo, formativo e lavorativo. Con la gamification l’utente viene coinvolto, motivato con meccaniche di gioco e spinto a compiere determinate azioni. Attraverso questo sistema si possono raccogliere e analizzare dati e definire schemi comportamentali. Utilizzare la gamification nel BIM significa perciò avere la possibilità di sviluppare un progetto testandone direttamente le caratteristiche, gli errori e le problematiche in un ambiente digitale, senza che questi impattino sul progetto reale e ne compromettano lo sviluppo. I VANTAGGI DELLA GAMIFICATION NEL BIM È quindi chiaro come BIM e gamification insieme abbiano notevoli vantaggi nella fase di progettazione, come: Tutti questi aspetti portano ovviamente a un risparmio in termini di tempo e costi, oltre che a una maggiore efficienza del progetto. LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI APPROCCI Il vantaggio maggiore infine è quello di spingere verso l’utilizzo di nuove metodologie di lavoro e nuovi approcci. Grazie alla gamification si crea infatti un ambiente di simulazione, in cui sperimentare nuove strategie senza il rischio di compromettere la realizzazione del progetto. GAMIFICATION E REALTÀ VIRTUALE E AUMENTATA La gamification nel BIM può essere implementata con realtà virtuale e aumentata, attraverso visori che permettono un’esperienza immersiva che rende più semplice anche ai non addetti ai lavori comprendere il progetto e testarne alcuni aspetti. Questo permette ai professionisti di capire meglio le dinamiche di utilizzo del progetto da parte degli utenti finali, ma anche di velocizzare il processo di approvazione di un progetto non ancora realizzato. VUOI SAPERNE DI PIÙ SUL BIM? Contatta Skeinbim

Quali sono le caratteristiche e i vantaggi operativi del BIM

L’adozione della metodologia BIM ha permesso alle imprese del settore delle costruzioni e della progettazione di fare numerosi passi avanti e di apportare una maggiore qualità al lavoro, attraverso i vantaggi del nuovo modello organizzativo BIM. Quali sono nel dettaglio le caratteristiche e i vantaggi di questo nuovo modello organizzativo e quali benefici portano alle aziende nelle fasi operative? QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL BIM La maggior parte del sistema BIM è caratterizzato dall’approccio Open Source, che permette: I VANTAGGI OPERATIVI DEL BIM Tutte le caratteristiche del BIM che abbiamo elencato portano a una serie di vantaggi, sia durante la fase di progettazione che durante la fase di esecuzione. Il BIM permette di: Non solo, grazie all’utilizzo della metodologia BIM è possibile usufruire di nuove tecnologie collaborative come il Cloud, che permette ad ogni membro del team di avere accesso all’ultima versione del progetto in ogni luogo solo grazie alla connessione internet. INTEGRAZIONE TRA PROGETTAZIONE E ESECUZIONE Possiamo definire un modello BIM come una sorta di database generale del progetto che si sta realizzando, contenente tutti i dati sia della fase progettuale che di tutte le fasi successive, e uno dei suoi più grandi vantaggi è quello di permettere l’integrazione tra la fase progettuale e quella esecutiva. Questo permette di: Vuoi saperne di più sul BIM? Contatta Skeinbim

Cloud: i vantaggi nella progettazione BIM

Implementare il BIM in azienda significa creare un cambiamento anche nel metodo di lavoro, preferendo un approccio collaborativo e comunicativo che coinvolge tutti i membri del team e diverse figure professionali. È chiaro che per sfruttare efficacemente tutte le potenzialità di questa tecnologia è necessario creare un ambiente virtuale collaborativo, che permetta ai membri del team di usufruire dei file, gestirli e modificarli in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Questo ambiente è il Cloud. Cos’è il cloud Il cloud è uno spazio virtuale di archiviazione e elaborazione di dati accessibile da diversi dispositivi connessi, come pc, smartphone e tablet. Un cloud è: I tradizionali sistemi di storage locali non permettono l’utilizzo da remoto, ma soprattutto non sono in grado di tenere traccia delle modifiche realizzate sul progetto nella sua fase di realizzazione. Attraverso il cloud invece i dati vengono resi disponibili per chiunque lavori a un progetto anche da remoto, con la possibilità sia di visualizzare i dati che di modificarli, creando una cronologia delle modifiche e sincronizzando l’ultimo aggiornamento per tutti gli utenti. I vantaggi di un ambiente cloud per la progettazione BIM Gli ambienti Cloud dedicati al BIM realizzati dalle software house permettono di avere spazi esclusivi per il BIM e interfacce facilmente integrabili con i propri software. Questo permette di: Oltre a questo con un ambiente cloud dedicato al BIM è possibile usufruire di ulteriori vantaggi, che vanno oltre la semplice gestione del progetto, quali: L’ambiente di condivisione dei dati, il CDE Ovviamente non basta un cloud generico per gestire i file BIM, ma come da normativa è necessario avere un’area del cloud dedicata ai processi BIM, il Common Data Environment (CDE). Il CDE garantisce: Vuoi saperne di più sul BIM? Contatta Skeinbim

Formato IFC: smontiamo le critiche più comuni

Introdurre il BIM in azienda vuol dire anche approcciarsi a nuove tecnologie e software, ognuno con diverse caratteristiche. Per questo occorre che i file siano creati con un formato comune come l’IFC, Industry Foundation Classes.  Cos’è l’IFC L’IFC è un formato di dati aperto, sviluppato da buildingSMART International standard per essere usufruibile da tutti i software di progettazione, a livello internazionale. Nonostante ciò, però, è stato spesso soggetto di critiche e di falsi miti. Perché? Il formato IFC non è utilizzabile per tutto  Spesso chi utilizza un determinato software vorrebbe utilizzarlo per tutte le attività aziendali, ma è chiaro come per un modello complesso e multidisciplinare come il BIM non può esistere un software in grado di soddisfare ogni singola esigenza.  C’è anche chi critica questo tipo di formato e preferisce utilizzare delle alternative, senza però rendersi conto che è vero che ci sono alternative al formato IFC, ma solo questo standard è abbastanza esaustivo e realizzato in modo da garantire un modello conforme alle esigenze della commessa. Non è possibile per il committente fare modifiche  Una delle principali critiche al formato IFC è che, sebbene sia un formato aperto, è molto limitato per alcuni utilizzi, ad esempio la possibilità di effettuare modifiche. Questo ha portato a pensare che l’IFC non sia un formato valido.  È importante però specificare che IFC non deve essere modificabile, questo infatti andrebbe contro i principi del BIM e anche contro le norme che lo regolamentano (come la PAS 1192 – 2, che stabilisce che le modifiche sono a carico dell’autore).  Nel caso sia necessario fare modifiche partendo da un asset esistente bisogna redigere un nuovo capitolato informativo, mentre se è necessario modificare un componente IFC si può fare, lasciando però ogni modifica tracciata e registrata e esportando nuovamente il modello IFC modificato. Quando si trasmettono i dati in IFC una parte può andare persa o non può essere estratta Uno dei dubbi più comuni è che i dati non possano essere estratti per la valutazione o che nella trasmissione dei dati se ne possa perdere una parte. Questo perché spesso risulta difficile trasferire alcune proprietà dai modelli verso IFC. In realtà il formato IFC è stato creato per consentire l’interscambio di un modello informativo, assicurandosi che nessun dato venga distorto o peggio perduto. Generalmente il problema risiede invece nel software di lettura, e questo è verificabile attraverso un visualizzatore IFC, che permette di leggere i dati contenuti all’interno del formato. Quali sono i vantaggi del formato IFC Il formato IFC è un formato destinato a durare nel tempo, a differenza dei software proprietari, e permette a più figure di collaborare e scambiarsi informazioni durante tutte le fasi di progettazione, costruzione, gestione e manutenzione. È un sistema controllato che garantisce qualità e minore possibilità di errore, con conseguente risparmio di tempo e di denaro.  Infine, il formato IFC è il formato più utilizzato anche per l’OpenBIM proprio per l’utilizzo di dati neutrali e aperti. Vuoi saperne di più sul BIM? Contatta Skeinbim

ISO 19650: i concetti e principi della norma

La ISO riconosce la necessità da parte degli Stati membri di sviluppare “standard il cui bisogno non è stato riconosciuto a livello internazionale”. Quindi, in pratica la UNI diviene, previa riscrittura e adattamenti vari, l’Allegato nazionale alla norma ISO e viene adottata congiuntamente a questa. Come è organizzata la norma? Come accennato sopra la ISO 19650 è strutturata in due parti:Concetti e principi Fase di consegna dei cespiti immobili Tuttavia, in quest’articolo noi ci occuperemo nel dettaglio solo della Parte 1 che si articola più specificamente nei capitoli: Scopo e campo d’applicazione Riferimenti normativi Termini e Definizioni Informazioni sul Cespite immobile e sulla commessa Definizione dei requisiti informativi e dei modelli informativi risultanti Il ciclo di consegna delle informazioni Funzioni della gestione informativa del cespite immobile e della commessa Capacità e risorse del gruppo di consegna Lavoro collaborativo basato sui contenuti informativi Pianificazione della consegna delle informazioni Gestione e Produzione collaborativa delle informazioni Soluzione e flusso di lavoro dell’ACDat A chi si rivolge la ISO 19650 La norma ISO 19650 si rivolge a coloro che partecipano alla progettazione, alla costruzione e alla messa in esercizio dell’immobile o dell’infrastruttura, ma non solo. Anche a chi partecipa conferendo degli incarichi al processo di lavoro collaborativo e alla consegna delle attività di gestione. Di cosa parla la ISO 19650 – PT.1 ? La norma mette a disposizione raccomandazioni per la gestione delle informazioni ed è applicabile all’intero ciclo di vita di un cespite immobile, di qualsiasi dimensione e complessità. Nella prima parte della norma ISO19650 vengono racchiusi i principi cardine della produzione, dei metodi di consegna e dell’organizzazione della struttura produttiva. Concetti che vengono applicati all’intero ciclo di vita dell’edificio e a commesse di qualsiasi dimensione e complessità. Vengono poi descritti: il contesto di riferimento e lo scopo della norma, le norme a cui fa riferimento, i concetti principali e le sigle interne, le fasi di maturità del BIM, a livello aziendale, informativo, tecnologico e normativo, in cui i dati sono sempre più integrati. E nei capitoli dal 5 al 9 vengono regolamentati la gerarchia dei requisiti informativi e il ciclo di consegna delle informazioni. Informazioni e principi da rispettare È importante specificare anche che la gestione delle informazioni a cui si fa riferimento nella norma è diversa dalla produzione di elaborati e documenti, nonostante siano legati tra loro dai vincoli stabiliti dalla commessa. Rispetto alle altre norme, la ISO 19650 stabilisce per quanto riguarda la gerarchia delle fonti una continuità dei passaggi e regola lo sviluppo dei contenuti, partendo dagli obiettivi del committente fino ad arrivare alle specifiche tecniche. Sulla consegna delle informazioni la norma stabilisce un iter che parte prima della firma dei contratti e che si attiva ogni volta che: “Un evento pianificato o non pianificato modifica un cespite immobile o il suo stato durante il suo ciclo di vita, dando luogo a uno scambio d’informazioni” Nella norma vengono evidenziati anche i principi da rispettare, tra cui la presenza di un ambiente di condivisione dei dati (descritto nel dettaglio nel capitolo 12) dove attuare procedure condivise e da sfruttare per l’intero ciclo di vita dell’edificio. Per finire, si regolamentano le consegne e la gestione collaborativa delle informazioni e la produzione di piano di consegna per la commessa, matrice delle responsabilità e strategia di aggregazione della struttura. SKEINBIM® Scopri le peculiarità della realizzazione dei nostri oggetti BIM e di come gestiamo i disciplinari presenti nei vari settori. Clicca e richiedi maggiori informazioni

BIM | AR | VR : come cambia la progettazione

L’utilizzo del BIM e della realtà virtuale e aumentata per la progettazione è basato su due obiettivi principali: Grazie a questo tipo di tecnologia infatti è possibile superare i vecchi progetti 2D e utilizzare nuove modalità progettuali.  Sappiamo, però, cos’è il BIM e quali sono le sue applicazioni, ma cosa sono la realtà virtuale e aumentata e quali sono i vantaggi di utilizzare le nuove tecnologie nell’ambito della progettazione? COSA SONO LA REALTÀ VIRTUALE E LA REALTÀ AUMENTATA La realtà virtuale (VR) è una simulazione dell’ambiente reale fatta al computer che rende l’esperienza totalmente immersiva. È diversa dalla realtà aumentata (AR), che invece inserisce elementi virtuali nell’ambiente circostante attraverso l’utilizzo della fotocamera di smartphone e tablet. Per esempio, con la realtà aumentata inquadrando un oggetto si ha la possibilità di ottenere più informazioni su di esso, oppure di accostargli un oggetto virtuale per valutarne l’abbinamento.    COME SONO COLLEGATE AL BIM? BIM, realtà virtuale e aumentata sono strettamente collegati tra loro attraverso un modello virtuale in 3D del progetto,  disponibile con una grande quantità di informazioni. La prima applicazione, nonché il primo vantaggio per chi realizza il progetto, è infatti proprio la creazione di un modello più efficace rispetto a quello 2D tradizionale perché permette di vedere in modo chiaro il risultato finale. Non solo, un 3D in real time rendering se abbinato a un visore per la realtà virtuale permette di verificare la qualità del progetto, effettuare modifiche in tempo reale, valutarne la sostenibilità più velocemente e in modo efficace. In questo contesto viene in aiuto anche la realtà aumentata, che può essere sfruttata per visualizzare in 3D il modello di un progetto tramite un’applicazione, semplicemente inquadrando la planimetria dalla fotocamera di smartphone o tablet. IL FUTURO DI BIM E REALTÀ VIRTUALE E AUMENTATA Infine, pensando alle applicazioni future di BIM e realtà virtuale e aumentata, attraverso strumenti innovativi come caschi con visore intelligenti da utilizzare, per il settore delle costruzioni, in cantiere sarà possibile guardare letteralmente attraverso i muri, avendo davanti agli occhi il progetto con mappa 3D di impianti e strutture interne, non visibili a occhio nudo. Ma non solo: anche per le aziende di prodotti o componenti per essi possono beneficiarne. È sufficiente immaginare come vedere un oggetto su un piano 3D possa migliorare la percezione di come sarà una volta terminato e aumentare quindi anche la personalizzazione. Questo permetterà di evitare errori nelle fasi progettuali e di manutenzione, garantendo un notevole risparmio in termini di tempo e di costi.  SKEINBIM® Scopri le peculiarità della realizzazione dei nostri oggetti BIM e di come gestiamo i disciplinari presenti nei vari settori. Clicca e richiedi maggiori informazioni

BIM e Open Source: è possibile? 

A primo acchito BIM e Open Source potrebbero sembrare mondi separati e all’apparenza abbastanza distanti, ma al termine della lettura di questo articolo vi renderete conto che non è proprio così.  BIM è l’acronimo di Building Information Modeling e rappresenta la possibilità per i progettisti di creare un modello digitale che possa restituire un numero infinito di informazioni sul progetto. L’Open Source invece è un sistema di programmazione aperta, pensata per dare accessibilità pubblica e garantire un utilizzo flessibile, collaborativo ed economico di programmi e piattaforme. DA DOVE NASCE L’OPEN SOURCE Il concetto Open Source rappresenta l’idea di libertà nella gestione, distribuzione e modifica dei codici sorgenti.  our swiss replica rolex cosmograph daytona collection at swissreplicas.io features racing chronographs. Le prime licenze libere risalgono agli anni ’80, con GNU che si palesò come l’alternativa libera del ben più conosciuto UNIX. Una rivoluzione che sfociò circa 10 anni dopo nella creazione di Linux, un sistema operativo basato sul codice aperto ancora oggi molto utilizzato per amministrare reti e server.  Oggi però consideriamo l’open source non soltanto come un software il cui codice è mantenuto aperto, ma anche come la modalità di libera circolazione della conoscenza e delle sue manifestazioni, di cui Wikipedia è un esempio emblematico.  PERCHÉ IL BIM SI UNISCE ALL’OPEN SOURCE Storicamente i software BIM non sono mai stati free, ossia liberi, ma quando fra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 si è capito che il BIM cominciava a diventare una disciplina indipendente si impose la necessità di sviluppare ed adottare degli standard comuni. Il carattere Open cominciò quindi a trasferirsi dal software in sé ai sistemi di interscambio. DALL’UNIONE TRA BIM E OPEN SOURCE NASCE L’OPEN BIM Oggi l’approccio Open Source caratterizza gran parte dell’ecosistema BIM. Non sono solamente le opportunità create dal mercato a decretarne il successo, ma anche le revisioni normative che pian piano stanno virando verso l’idea di Open BIM, ovvero di piattaforme aperte, interoperabili e neutrali. Tanto che oggi possiamo identificare il BIM stesso con il termine Open BIM. I costumi dei personaggi mostrano il fascino e lo stile della storia.  I VANTAGGI DELL’OPEN BIM Maggior coordinamento Spesso chi lavora ad un progetto deve comunicare e collaborare con soggetti appartenenti ad altre organizzazioni. Grazie all’Open BIM il coordinamento è massimizzato: la collaborazione è possibile in tutte le fasi: dalla progettazione fino alla realizzazione. Interoperabilità In ambito informatico interoperabilità rappresenta la capacità di scambiare regolarmente e velocemente dati e informazioni con sistemi o programmi di diversa estrazione. In questo modo nel Building Information Modeling, grazie all’approccio open, i dati di un modello progettuale possono essere scambiati tra piattaforme, applicativi e software diversi senza incappare nella perdita di dati o di informazioni vitali per il progetto.  Accessibilità La facile accessibilità è consentita dal formato IFC, uno standard internazionale utilizzato da tutti i software di progettazione. Sfruttare questo formato è fondamentale sia per l’azienda, che può continuare ad operare con gli strumenti abituali. È innegabile dunque che la fusione di BIM e Open Source, semplificata con il termine Open BIM, possa portare enormi vantaggi al mondo aziendale. Dalla possibilità di potenziare coordinamento e alla maggiore accessibilità per tutte le professionalità coinvolte, da qualsiasi software. A questo vi è infine da aggiungere un ultimo beneficio legato all’Open Source: l’aggiornamento. Queste soluzioni infatti garantiscono modifiche e aggiornamenti in modo continuo, senza per nulla interrompere o impattare sull’intero flusso di lavoro. SKEINBIM® Scopri le peculiarità della realizzazione dei nostri oggetti BIM e di come gestiamo i disciplinari presenti nei vari settori. Clicca e richiedi maggiori informazioni

Quale relazione c’è tra BIM e CAD?

Per capire cos’è il BIM è fondamentale comprendere cosa non è. Se da un lato esploriamo il mondo del 3D, dell’altro gettiamo le fondamenta necessarie per far chiarezza sull’innovativa metodologia del Building Information Modeling e le sue principali differenze con il software CAD. IL CAD E LA PROGETTAZIONE 3D Il CAD è comparso negli studi di progettazione da ormai trent’anni e ha imposto fin da subito cambiamenti tecnici, facendo diventare le operazioni sempre più veloci. Si tratta infatti di una progettazione in grado di creare digitalmente disegni 2D e modelli 3D di prodotti, prima che siano mai stati fabbricati.  Tuttavia se da un lato il CAD 3D permette di condividere, esaminare, simulare e modificare progetti in modo semplice, dall’altro impone una metodologia di disegno e, quindi di progetto, precisa, che condiziona significativamente il progettista. Proprio per questa ragione il 3D nel CAD può essere sviluppato solo quando le idee sono ben chiare, perché ogni modifica presuppone una dispendiosa azione distruttiva/ricostruttiva. PROGETTAZIONE BIM E CAD SONO LA STESSA COSA? Il termine BIM (Building Information Modeling) identifica generalmente i CAD 3D architettonici di nuova generazione, che non si limitano al disegno di elementi grafici semplici, ma consentono di progettare disegnando i componenti tecnici dell’edificio. Il BIM si può identificare come un’evoluzione del CAD. La differenza tra i due non consiste semplicemente nella modellazione 3D, ma in un nuovo modo di intendere la progettazione. Infatti, mentre il modello CAD è una delle tante rappresentazioni del progetto, il modello BIM è il progetto stesso. È un metodo di progettazione collaborativo basato sull’integrazione. I diversi attori coinvolti nella realizzazione di un’opera possono, infatti, arricchire il modello informativo, inserire, estrarre, aggiornare o modificare informazioni. UN MODO COMPLETAMENTE NUOVO DI CONCEPIRE LA PROGETTAZIONE Il Building Information Modelling non è quindi solo un software, ma una vera e propria metodologia che consente di generare un modello digitale nel suo complesso. Come spiegato dettagliatamente nel nostro articolo Diffusione BIM in Europa: a che punto siamo? è una delle 10 tecnologie più promettenti per il settore delle costruzioni. È in grado di ridurre tutti gli ostacoli al cambiamento, invertendo la tendenza in atto e, a differenza del CAD, è più che una rappresentazione tridimensionale del progetto. Grazie al BIM è possibile creare un prototipo virtuale di un edificio con un modello dinamico che contiene una serie di informazioni su geometria, materiali, strutture portante, impianti, costi, sicurezza ecc. Migliora e amplia la gestione dei dati e permette ai progettisti di lavorare secondo un approccio collaborativo, condividendo le scelte tecniche, rilevando e risolvendo eventuali incongruenze ed errori fin dalle prime fasi. authentic swiss aesthetics at revolutionary prices. our watches boast www.swissreplicawatch.us diamond accents. Il BIM non è quindi solo un modello 3D, il 3D è una parte importante e fondamentale, ma a cui va aggiunta una componente che spesso si tende a dimenticare: i dati strutturati e condivisi.  SKEINBIM® Scopri le peculiarità della realizzazione dei nostri oggetti BIM e di come gestiamo i disciplinari presenti nei vari settori. Clicca e richiedi maggiori informazioni

Perché scegliere di progettare BIM – MEP?

Anche se ad oggi, non esiste ancora una definizione universalmente accettata di BIM, diversi enti autorevoli l’hanno identificato come un innovativo processo basato sulla raccolta e l’uso delle informazioni che riguardano la progettazione, la gestione e la manutenzione dell’opera costruita. Il Cooperative Research Centre (CRC) ente di riferimento in Australia, per ciò che riguarda la progettazione impiantistica (comunemente chiamata MEP – Mechanical, Electrical and Plumbing), ha rilasciato una definizione, però, ancor più precisa: “Il BIM è una tecnologia model-based collegata a un database contenente le informazioni del progetto e la rappresentazione grafica, la documentazione per la costruzione e le analisi.” Questa specifica mette perfettamente in risalto la stretta relazione tra la rappresentazione grafica del modello e le informazioni tecniche che il modello stesso è in grado di immagazzinare e riportare alle varie scale di definizione. Il BIM, infatti, consente ai professionisti dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) di generare un modello digitale contenente le informazioni sull’intero ciclo di vita del progetto attivo: dall’ideazione alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione. Progettare con strumenti BIM migliora notevolmente il lavoro di un progettista Se con gli strumenti tradizionali la progettazione parte da un disegno 2D, con il BIM il progetto è generato fin da subito a partire da un cosiddetto 3D intelligente. Come abbiamo approfondito nel nostro articoli BIM: cos’è a cosa serve e perché utilizzarlo, in un progetto realizzato con approccio BIM è infatti possibile estrarre e trasferire velocemente notevoli quantità di informazioni grafiche, estimative, dimensionali e di controllo e coordinamento. In questo modo più che una rappresentazione tridimensionale del progetto, è possibile creare un prototipo che contiene dati su geometria, materiali, struttura portante, caratteristiche termiche e prestazioni energetiche, impianti, costi, sicurezza e manutenzione. Quali sono i vantaggi di una progettazione BIM-MEP  La progettazione BIM – MEP degli impianti meccanici nasce e si sviluppa in simultaneità con i modelli di progettazione BIM architettonica e strutturale. Il beneficio è avere una progettazione integrata con una visione d’insieme del sistema edificio-impianto. È decisamente evidente, quindi, che la diretta conseguenza è un risparmio sia economico che di tempo e di controllo totale sul progetto. Possiamo riassumere dunque che i principali vantaggi della progettazione BIM – MEP sono i seguenti: Modellazione tridimensionale integrata tra diverse discipline. Controllo immediato di alcuni parametri di progetto. Revisioni e modifiche più tempestive. Creazione automatica di tavole, particolari 2D/3D, schemi di impianto, distinte di computo, report di calcolo, disegni di cantiere sempre connessi al modello e aggiornati in tempo reale. Tutto ciò possibile grazie alla capacità della metodologia BIM di supportare le decisioni proprio perché studiata per offrire diverse alternative, confrontando diversi parametri quali funzionalità, ambiti e costi. Oltre che permettere di estrarre le quantità esatte dei componenti utilizzati, azzerando completamente la percentuale di errore nella fase di computazione. SKEINBIM® Scopri le peculiarità della realizzazione dei nostri oggetti BIM e di come gestiamo i disciplinari presenti nei vari settori. Clicca e richiedi maggiori informazioni

Anche la progettazione è 4.0: il Building as a Service

Oltre a rendere più fluidi, controllabili e affidabili i processi di progettazione e costruzione, la digitalizzazione sta via via trasformando anche le relazioni tra clienti e fornitori, in ottica di Building as a service, ossia una struttura costituita da servizi aziendali in grado di far diventare le operazioni più smart, agili ed efficaci. L’EVOLUZIONE DEL CONCETTO AS A SERVICE  Il termine as a Service (SaaS) fa riferimento ad un servizio software erogato attraverso il web, dal venditore o rivenditore, in cui il cliente ha accesso a un’interfaccia di utilizzo via browser, senza la necessità di alcun download applicativo o istallazione. Questo concetto ha iniziato a circolare ormai vent’anni fa con l’idea di software as a Service ed è stato sostituito poi dal PaaS (Platform-as-a-Service), IaaS (Infrastructure-as-a-Service), Security as a Service e, nell’evoluzione finale del cloud computing, dall’ Everything as a Service (o Anything-as-a-service), che porta alla virtualizzazione di qualsiasi aspetto riguardante l’informatica: dalle infrastrutture hardware fino ai software.  Secondo Gartner, una società per azioni multinazionale che si occupa di consulenza strategica, entro il 2023 oltre l’80% delle nuove soluzioni tecnologiche adottate dalle pubbliche amministrazioni verranno fornite tramite XaaS. L’implementazione di queste tecnologie intelligenti all’interno di edifici e infrastrutture, infatti, permette un’interazione che rappresenta una sorta di porta d’accesso ai servizi da essi ospitati ed erogati. Un’evoluzione, dunque, che sposta concettualmente il focus dal prodotto dell’attività edilizia al suo utilizzo, introducendo così definizioni come Building as a Service o Space as a Service.  FRA LE TECNOLOGIE ALLA BASE DI QUESTA EVOLUZIONE HA UN RUOLO PRIMARIO L’INTERNET OF THINGS (IOT) La metodologia BIM (Building Information Modeling) mette in comunicazione l’immagine con le informazioni e consente quindi di vivere un’esperienza immersiva di ispezione, oltre che verificare lo status di avanzamento dei lavori, proprio grazie all’IoT. Il potenziale di questa tecnologia applicata al settore delle costruzioni è tanto vasto quanto ancora poco esplorato, come già spiegato nel nostro articolo Diffusione BIM in Europa: a che punto siamo?: disponendo della documentazione as-built di un edificio, per esempio, un operatore della manutenzione potrebbe individuare l’esatta posizione di un particolare componente da verificare, accedere alla relativa scheda tecnica, trasmettere informazioni diagnostiche, ricevere istruzioni sulle attività da svolgere e restituire il rapporto dell’intervento effettuato, ottimizzando i tempi e minimizzando gli errori. GRAZIE AL BIM LA PROGETTAZIONE DIVENTA 4.0 La digitalizzazione entra dunque anche nel cantiere grazie al BIM, aprendo inedite possibilità di gestione del progetto, con informazioni che possono essere curate sia sotto il profilo tecnico che contrattuale.  L’aspetto innovativo più evidente è il passaggio dalla dimensione bidimensionale a quella in 3D, con la possibilità di verificare in modo automatico la coerenza delle varie componenti del progetto. Risulta chiaro come il Bim eviti alle imprese tanti errori che emergono nella fase di cantierizzazione, consentendo di risparmiare tempo, costi e contenziosi. Non si tratta dunque di un’applicazione di tendenza, ma è un vero e proprio fenomeno culturale che porta ad una rivoluzione del modo di progettare. Riguarda tutti i settori e, in particolar modo, quelli più arretrati nel processo di digitalizzazione, come l’edilizia. È importante, quindi, avere una visione di scenario sul cambiamento in atto per poterlo affrontare nei tempi giusti. SKEINBIM® Scopri le peculiarità della realizzazione dei nostri oggetti BIM e di come gestiamo i disciplinari presenti nei vari settori. Clicca e richiedi maggiori informazioni