A che punto siamo con il BIM in Italia?

Parliamo costantemente del BIM e dei suoi vantaggi, ma qual è la situazione effettiva della metodologia BIM in Italia? Vediamo cosa dice in merito il BIM Report promosso da Assobim, che attraverso l’indagine ha realizzato una mappa aggiornata sulla diffusione della metodologia e sulla sua percezione in tutto il Paese.

Il BIM report di Assobim

È uscito il BIM Report 2021, l’indagine sul mercato del Building Information Modeling in Italia promossa da ASSOBIM.

Quest’anno il report è arrivato alla sua terza edizione e come negli anni precedenti ha coinvolto operatori professionali della filiera fra cui:

  • Studi di progettazione;
  • Società di engineering;
  • Enti della Pubblica Amministrazione;
  • Imprese di costruzioni e manutenzioni;
  • Produttori di materiali e componenti;
  • Società di servizi IT;
  • Committenza pubblica e privata;
  • Università e Centri di ricerca.

La crescita del BIM in Italia

Il report evidenzia che, quest’anno come mai prima, è emerso il valore che il BIM ha avuto e continua ad avere e ha confermato la crescita costante che il BIM sta avendo in Italia.

Secondo l’85% del campione (in aumento), il BIM rappresenta il futuro della gestione delle informazioni relative a tutte le fasi di vita del progetto, oltre a garantire numerosi vantaggi come il risparmio sulle tempistiche, l’ottimizzazione del lavoro in team e una migliore condivisione della documentazione relativa al progetto.

Rispetto all’edizione precedente aumenta anche la consapevolezza del campione sul livello di competenze relativo al BIM, così come la consapevolezza che il BIM sia un mezzo per ridurre i costi dell’intero ciclo di vita dell’opera fino a un terzo in meno e delle tempistiche di realizzazione fino al 50% in meno.

Notevole è anche l’aumento dell’adozione del BIM, in quanto il 33% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare il BIM nei suoi progetti, il 7% prevede di inserirlo entro un anno e il 34% entro i prossimi cinque anni.

Per quello che riguarda gli ambiti di intervento invece, il settore della progettazione architettonica si riconferma il maggiore utilizzatore del BIM (50% dei casi), seguito da impiantistica, strutture e infrastrutture.

Le sfide ancora da affrontare

Il BIM Report ha messo in evidenza anche le criticità che i professionisti del settore si trovano ancora ad affrontare.

Tra queste troviamo:

  • Scarsa comprensione che i clienti hanno dei vantaggi del BIM (evidenziata dal 64% del campione);
  • Carenza di domanda (60%);
  • Poca chiarezza pubblica e nel Capitolato Informativo (64%);
  • Numerosi cambiamenti nelle procedure che comporta l’adozione del BIM (83% degli intervistati);
  • Mancanza di competenze e di formazione adeguata (60% e 65%);
  • Mancanza di tempo (58%)
  • Costi per l’adozione del BIM (74%);
  • Difficoltà nello sviluppo dell’interoperabilità (62%).

Le sfide da affrontare nel mondo BIM in Italia sono ancora tante, ma il trend è positivo anche su questa linea.

Il report ha infatti evidenziato un calo della percentuale rispetto agli anni precedenti per ognuna delle criticità evidenziate, inoltre il 55% del campione è convinto che la domanda aumenterà nel breve periodo, anche grazie al recente decreto 312/2021.

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