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Tutte le dimensioni del BIM spiegate bene

Nel corso dell’anno abbiamo approfondito alcune delle dimensioni del BIM, ma quante sono, e soprattutto a cosa si riferiscono?

Vediamo nel dettaglio ogni singola dimensione del BIM, dal 3D al 7D, passando anche per le nuove dimensioni non ancora normate.

Cosa sono le dimensioni del BIM

Il BIM non è un semplice modello 3D dell’opera realizzata o da realizzare. Possiamo infatti considerarlo un database, completo di tutte le informazioni relative all’intero ciclo di vita dell’opera, dalla fase di conceptual design fino alla dismissione.

In questo database le informazioni sono accuratamente settorializzate per temi e ogni tema viene gestito nell’ambito della sua dimensione specifica.

Ogni dimensione riguarda quindi un preciso aspetto del progetto, ad esempio le tempistiche, i costi di gestione o il facility management.

Al momento la normativa italiana (norme UNI 11337) ed Europea riconoscono le dimensioni del BIM dal 3D al 7D, vediamo cosa riguardano e quali sono le nuove dimensioni di cui si sta iniziando a parlare.

Le dimensioni normate

  • BIM 3D
    Il BIM 3D riguarda il modello digitale e tridimensionale dell’opera, che contiene tutte le informazioni sulla sua geometria ed è praticamente identico alla costruzione reale. Con il BIM 3D è possibile:
    – Vedere il progetto nella sua interezza ancor prima della sua costruzione;
    – Effettuare modifiche in anticipo sul modello, risparmiando tempo e denaro.
  • BIM 4D
    La dimensione 4D si occupa dell’analisi, dell’organizzazione e della gestione delle tempistiche relative al progetto. Consente di:
    1 | Analizzare in tempo reale lo svolgimento delle attività;
    2 | Automatizzare i processi che lo permettono;
    3 | Coordinare i lavori in modo più efficace;
    4 | Ottimizzare i tempi.
  • BIM 5D
    Il BIM 5D riguarda la gestione dei costi dell’intero progetto. Fin dalle prime fasi, con il 5D è possibile fare una stima accurata dei costi di tutto il ciclo di vita dell’opera e risparmiare sui costi, quantificando i prezzi specifici di ogni singolo componente e lavorazione inclusi nel progetto.
  • BIM 6D
    (Nella normativa europea BIM 7D) Il BIM 6D definisce il Facility management del progetto, ovvero la sua gestione e la sua manutenzione durante tutto il ciclo di vita. Contiene tutte le informazioni relative agli impianti e ai componenti, ai manuali di manutenzione, alle garanzie, alle specifiche ecc.
  • BIM 7D
    (Nella normativa europea BIM 6D) Il BIM 7D è la dimensione che si occupa della sostenibilità del progetto, ne analizza le prestazioni e valuta l’impatto che questo ha sull’ambiente circostante, al fine di migliorare le performance non solo energetiche ma globali dell’edificio.

Le nuove dimensioni, dall’8D al 10D

Oltre a queste, negli ultimi tempi si sta iniziando a parlare di tre nuove dimensioni del BIM, che non sono ancora normate e su cui si sta ancora dibattendo: l’8D, il 9D e il 10D.

  • BIM 8D
    Il BIM 8D è relativo a tutto quello che riguarda la sicurezza sul lavoro in cantiere. Grazie a questa dimensione si può realizzare un modello digitale del cantiere in cui:
    – Prevedere i rischi che ci possono essere;
    – Definire le azioni da effettuare per prevenire gli incidenti;
    – Fare un’analisi degli scenari per eliminare qualsiasi tipo di criticità.
  • BIM 9D
    Quando si parla di BIM 9D si parla di Lean construction, in italiano costruzione snella, un approccio che digitalizza i processi e monitora la gestione delle materie prime, permettendo di risparmiare tempo e denaro e di evitare gli sprechi.
  • BIM 10D
    Il BIM 10D riguarda la costruzione nella sua interezza e fa un passo in più rispetto alle dimensioni precedenti, lavorando sull’industrializzazione della costruzione, ovvero sulla centralizzazione dei dati e sull’utilizzo di nuove tecnologie per velocizzare e migliorare i processi del settore edile.