BIM, Intelligenza Artificiale e transizione digitale nel settore AEC

Negli ultimi tempi abbiamo parlato molto di come l’Intelligenza artificiale sta cambiando il settore AEC, anche grazie alla sua integrazione con il BIM. Quanto è importante l’IA nel panorama italiano, come è legata alla transizione digitale e cosa devono fare i professionisti per restare al passo con i tempi? Intelligenza Artificiale e transizione digitale In Italia, in ogni settore è in atto una transizione digitale, che permetterà di digitalizzare i processi e migliorare la qualità del lavoro per i professionisti. La trasformazione digitale del nostro Paese è strettamente collegata con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, in particolare nel settore AEC, nel manifatturiero e nella PA, dove si parla sempre di più di Digital Twin per la migliore gestione di edifici e infrastrutture e per la realizzazione di città intelligenti. L’utilizzo delle nuove tecnologie porterà a una notevole crescita economica, ma soprattutto a un cambiamento dei paradigmi lavorativi a cui siamo sempre stati abituati. Cosa deve fare il professionista per rimanere al passo con i tempi Il settore delle costruzioni, grazie al BIM e all’utilizzo di nuove tecnologie, sta vivendo una significativa trasformazione, digitalizzazione e automatizzazione dei processi. Per i professionisti del settore AEC e non solo, che lavorano con il BIM e stanno entrando a contatto con la realtà dell’Intelligenza Artificiale, sarà fondamentale mantenersi costantemente aggiornati e trasformare le proprie competenze. Ecco quali sono i modi per rimanere al passo con i tempi. 1 | Conoscere gli strumenti che si hanno a disposizione Per prima cosa, è fondamentale comprendere come l’AI e le nuove tecnologie protagoniste della trasformazione digitale non sono dei sostituti dei professionisti, ma degli strumenti a loro disposizione per semplificare, migliorare e automatizzare i processi. L’Intelligenza Artificiale non potrà mai sostituire un approccio aperto e multidisciplinare come quello del BIM, ma potrà e dovrà integrarlo, come abbiamo già visto in numerosi articoli sul blog. È fondamentale per questo conoscere tutti gli strumenti a disposizione del team, per utilizzarli correttamente e sfruttare ogni funzione a vantaggio del progetto. 2 | Fare formazione e investire sul team Il settore AEC è in continua evoluzione, lo abbiamo già visto con l’avvento del BIM in Italia, e sono sempre più richieste nuove professioni maggiormente specializzate e settorializzate. Quando si parla di nuove tecnologie, alla base ci deve essere sempre una solida formazione. Per conoscere gli strumenti che si hanno a disposizione, ma anche e soprattutto per acquisire nuove competenze che rendono i professionisti insostituibili dall’AI. È per questo necessario che i professionisti facciano formazione, ma sarà fondamentale investire anche su nuove figure professionali giovani, che sappiano trainare le aziende nell’utilizzo delle tecnologie più recenti. L’importanza dell’Intelligenza Artificiale per lo sviluppo del nostro Paese Nel giugno 2021 è stato pubblicato il white paper Promuovere lo sviluppo e l’adozione dell’Intelligenza Artificiale a supporto della ripresa, predisposto dal Tavolo di lavoro Anitec-Assinform Intelligenza Artificiale. Il white paper mette in luce come l’Intelligenza Artificiale sia fondamentale per il nostro Paese, sia per lo sviluppo delle imprese che per quello dei servizi, ma dal documento, si evince come l’Italia sia ancora indietro rispetto al resto del mondo e dell’Unione Europea nell’adozione delle nuove tecnologie. Si evidenzia come secondo l’Istat solo il 7,9 % delle PMI e il 26,3% delle grandi imprese utilizzano almeno uno strumento di intelligenza artificiale. Per fare un confronto con gli altri Paesi europei, secondo l’Eurostat: La strada è ancora lunga, ma proprio per questo è necessario che i professionisti inizino fin da subito a prepararsi, per farsi trovare pronti all’arrivo dell’IA nel mondo del lavoro.
Perché integrare il BIM nella progettazione impiantistica MEP?

L’utilizzo del BIM nel settore delle costruzioni ha innescato una reazione a catena, allargandosi anche ad altri ambiti come l’architettura, il settore manifatturiero o il facility management. Tra questi, uno degli ambiti più interessanti in cui integrare il BIM è la progettazione MEP, che riguarda l’impiantistica. Ecco quali sono tutti i vantaggi dell’integrazione BIM/MEP. Metodologia BIM e modellazione MEP Sappiamo che il BIM è una metodologia di lavoro che permette di realizzare un unico database, ricco di tutte le informazioni necessarie per ogni fase di vita del progetto. MEP è un acronimo che sta per Mechanical, Electrical, Plumbing e indica tutti i tipi di impianti che possono essere installati in un edificio, come le tubazioni e i condotti per il riscaldamento e raffrescamento, l’illuminazione o il gas. Integrare la progettazione MEP con il BIM fin dalle prime fasi del progetto permette di migliorare la qualità del lavoro, ottenendo una visione d’insieme dell’opera, definita in ogni suo dettaglio. La progettazione BIM MEP permette infatti di lavorare su un unico modello, contenente tutte le informazioni necessarie per scegliere le soluzioni migliori per realizzare un progetto funzionante, efficiente e funzionale, già dalla fase progettuale o di concept design. I vantaggi di utilizzare il BIM nella progettazione MEP Integrare la metodologia BIM nel MEP porta numerosi vantaggi in ogni fase del progetto. La progettazione MEP beneficia di tutti i tradizionali vantaggi del BIM, come: Da un punto di vista ancora più specifico, dobbiamo pensare anche che la progettazione MEP prevede il lavoro con l’impiantistica, più difficile da riprodurre nei classici modelli 2D e per questo molto soggetto a errori di calcolo. Integrare il BIM nel MEP consente di passare da un modello 2D a un ambiente 3D, in cui è possibile monitorare in tempo reale tutti gli impianti e il modo in cui passano attraverso pavimenti, pareti e soffitti. In questo modo è possibile: I vantaggi del BIM nella progettazione impiantistica coinvolgono inoltre il cantiere stesso, perché grazie al BIM è molto più semplice avere chiare le tempistiche di realizzazione e l’avanzamento dei lavori, così come gestire in modo più efficace la sicurezza dei lavoratori. Il futuro della modellazione: da BIM e MEP a BEMS L’integrazione di BIM e MEP può avere notevoli vantaggi anche a livello di sostenibilità e di risparmio energetico. In questo caso possiamo parlare di BEMS, Building Energy Management System, un sistema per il facility management che consente la gestione degli impianti installati e delle risorse energetiche, permettendo di ridurre i consumi, facilitare la manutenzione e migliorare la vita delle persone che abitano l’edificio. Con il BEMS è possibile monitorare gli impianti in tempo reale e renderli, di fatto, intelligenti, in un’ottica di edifici e città sempre più smart e a misura di cittadino.