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Perché integrare il BIM nella progettazione impiantistica MEP?

L’utilizzo del BIM nel settore delle costruzioni ha innescato una reazione a catena, allargandosi anche ad altri ambiti come l’architettura, il settore manifatturiero o il facility management. Tra questi, uno degli ambiti più interessanti in cui integrare il BIM è la progettazione MEP, che riguarda l’impiantistica. Ecco quali sono tutti i vantaggi dell’integrazione BIM/MEP. 

Metodologia BIM e modellazione MEP

Sappiamo che il BIM è una metodologia di lavoro che permette di realizzare un unico database, ricco di tutte le informazioni necessarie per ogni fase di vita del progetto.

MEP è un acronimo che sta per Mechanical, Electrical, Plumbing e indica tutti i tipi di impianti che possono essere installati in un edificio, come le tubazioni e i condotti per il riscaldamento e raffrescamento, l’illuminazione o il gas.

Integrare la progettazione MEP con il BIM fin dalle prime fasi del progetto permette di migliorare la qualità del lavoro, ottenendo una visione d’insieme dell’opera, definita in ogni suo dettaglio.

La progettazione BIM MEP permette infatti di lavorare su un unico modello, contenente tutte le informazioni necessarie per scegliere le soluzioni migliori per realizzare un progetto funzionante, efficiente e funzionale, già dalla fase progettuale o di concept design.

I vantaggi di utilizzare il BIM nella progettazione MEP

Integrare la metodologia BIM nel MEP porta numerosi vantaggi in ogni fase del progetto.

La progettazione MEP beneficia di tutti i tradizionali vantaggi del BIM, come:

  • Miglioramento dei flussi di lavoro;
  • Riduzione di errori, tempistiche e costi;
  • Migliore collaborazione con un team multidisciplinare;
  • Database completo di tutte le informazioni per ogni singolo impianto inserito nel progetto.

Da un punto di vista ancora più specifico, dobbiamo pensare anche che la progettazione MEP prevede il lavoro con l’impiantistica, più difficile da riprodurre nei classici modelli 2D e per questo molto soggetto a errori di calcolo.

Integrare il BIM nel MEP consente di passare da un modello 2D a un ambiente 3D, in cui è possibile monitorare in tempo reale tutti gli impianti e il modo in cui passano attraverso pavimenti, pareti e soffitti.

In questo modo è possibile:

  • Avere sotto controllo l’impiantistica già in fase di progettazione;
  • Monitorare informazioni fondamentali come tipologie di fluidi nelle tubazioni, velocità dell’aria nei condotti, eventuali perdite ecc.;
  • Fare collaudi e analisi in modalità preventiva;
  • Realizzare report in tempo reale sul funzionamento e sulle quantità di impianti da inserire nel progetto.

I vantaggi del BIM nella progettazione impiantistica coinvolgono inoltre il cantiere stesso, perché grazie al BIM è molto più semplice avere chiare le tempistiche di realizzazione e l’avanzamento dei lavori, così come gestire in modo più efficace la sicurezza dei lavoratori.

Il futuro della modellazione: da BIM e MEP a BEMS

L’integrazione di BIM e MEP può avere notevoli vantaggi anche a livello di sostenibilità e di risparmio energetico.

In questo caso possiamo parlare di BEMS, Building Energy Management System, un sistema per il facility management che consente la gestione degli impianti installati e delle risorse energetiche, permettendo di ridurre i consumi, facilitare la manutenzione e migliorare la vita delle persone che abitano l’edificio.

Con il BEMS è possibile monitorare gli impianti in tempo reale e renderli, di fatto, intelligenti, in un’ottica di edifici e città sempre più smart e a misura di cittadino.