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Cosa sono LOD e LOIN e perché se ne parla nel BIM

Il BIM è una metodologia di lavoro basata sui dati. Troppo spesso però nei progetti vengono inserite informazioni in eccesso o in quantità limitate, per questo sono stati stabiliti dei livelli per gestire la corretta quantità di dati, LOD e LOIN. Vediamo cosa sono e a cosa servono.

Che cos’è il LOD

Il LOD è un concetto introdotto nel BIM tra il 2004 e il 2008, quando viene integrato all’interno del documento E202 Building Information Protocol Exhibit grazie all’AIA, American Institute of Architects.

Il LOD, acronimo di livello di definizione o di sviluppo, si riferisce al grado di completezza dei modelli BIM nelle diverse fasi del progetto ed è composto da una parte geometrica e una informativa: 

  • LOG: Livello di attributi geometrici, ovvero la rappresentazione visiva di un progetto;
  • LOI: Livello di informazione, ovvero i dati contenuti all’interno degli oggetti e del modello BIM.

Il LOD nella normativa italiana

In ogni Paese il LOD è strutturato in modo differente a seconda delle normative. Negli Stati Uniti si usa una scala numerica, che va da LOD 100, con informazioni geometriche di base, a LOD 500, che rappresenta un modello As Build.   

Nella normativa italiana UNI 11337 si utilizza invece un sistema alfabetico, che va da LOD A fino a LOD G. Nel dettaglio:

  • A: Oggetto simbolico, un modello CAD equivalente al LOD 100;
  • B: Oggetto generico, in cui il LOG geometrico rappresenta gli ingombri del prodotto e il LOI è pulito e semplice;
  • C: Oggetto definito, in cui il LOG ha definizione maggiore e aumentano le informazioni per il LOI (altezza, larghezza, spessore, nome dell’elemento, tipologia ecc.);
  • D: Oggetto dettagliato, in cui il LOG ha valore sempre più simile al prodotto reale e il LOI aumenta le informazioni con modello, certificazioni, resistenze e materiali;
  • E: Oggetto specifico, con sempre più dettagli tra cui il nome del produttore;
  • F: Oggetto eseguito, in cui si aggiungono dettagli come trasmittanza, data di installazione, manutenzione, schede tecniche e pesi. È l’equivalente di LOD 500;
  • G: Oggetto aggiornato, indica l’aggiornamento dell’oggetto rispetto all’As Build. Il LOG e LOI sono molto dettagliati e si va a integrare il facility management.

Dal LOD al LOIN

La normativa ISO 19650 abbandona il concetto di LOD per introdurre il LOIN, ovvero il contenuto informativo strutturato, le informazioni e i dati di cui si ha bisogno in un determinato momento. 

Il LOIN non è quindi uno standard preciso, ma permette di andare a definire qual è il livello di informazioni che servono nel modello in un momento specifico. Si divide in:

Parte 1- Prerequisiti, basati su 4 domande: 

  • Utilizzi del contenuto informativo;
  • Tempistiche di consegna delle informazioni;
  • Chi sono le figure che richiedono e forniscono le informazioni;
  • A quale oggetto è relazionato il contenuto informativo. 

Parte 2 – Fabbisogno informativo, basato su 3 punti cardine: 

  • Che rappresentazione geometrica si vuole dare all’oggetto;
  • Quali sono le informazioni alfanumeriche, ovvero la lista delle proprietà; 
  • L’insieme dei documenti collegati all’oggetto.

Perché scegliere il LOIN 

Se prima si parlava di LOD con LOG e LOI e non c’era una definizione ben chiara, con il LOIN si va direttamente sul progetto e si riesce a capire effettivamente quali sono le necessità e perché si sta realizzando il lavoro.

In questo modo si possono ricavare più facilmente le informazioni fondamentali da inserire a livello geometrico, alfanumerico e di documentazione all’interno del modello.

Vuoi saperne di più? Trovi tutte le informazioni su LOD e LOIN nel nostro podcast BIMeet