Cos’è lo standard IDS, una rivoluzione per il mondo dell’OpenBIM

Cos'è lo standard IDS, una rivoluzione per il mondo dell'OpenBIM

Nell’ambito del BIM si sente sempre più forte la necessità di avere a disposizione dati precisi e affidabili. Con i sistemi tradizionali come fogli di calcolo e PDF, non interpretabili dai computer, è difficile gestire i dati in modo efficace, per questo è stato adottato lo standard IDS, un cambiamento radicale per i flussi di lavoro OpenBIM. In questo articolo vediamo di cosa si tratta, quali sono i vantaggi di utilizzarlo e chi sono i protagonisti del nuovo flusso di lavoro ottimizzato. Che cos’è lo standard IDS Lo standard IDS, acronimo di Information Delivery Specification, è uno documento che permette di specificare i dati che vanno inclusi in un dataset BIM e di verificarne la consegna. Definisce come devono essere forniti e scambiati: Ed è una rivoluzione per il mondo del BIM, perché definisce i requisiti informativi stabiliti dal committente in modo che siano comprensibili e interpretabili anche dai computer. Prima, infatti, questi requisiti venivano condivisi in formati come fogli di calcolo o PDF non interpretabili dai computer, mentre i documenti IDS sono realizzati in formato XML. Perché l’IDS è importante per i processi OpenBIM Di questo standard abbiamo sentito parlare parecchio negli ultimi mesi. Lo scorso giugno buildingSMART International ha lanciato la versione 1.0 dell’IDS e l’ha ufficializzata come standard definitivo per la gestione delle informazioni nei progetti BIM, e nello stesso periodo l’IDS è stato riconosciuto come standard definitivo ISO per permetterne l’adozione a livello mondiale. Quali sono i vantaggi del suo utilizzo È chiaro come l’IDS sia quindi un elemento fondamentale per ottenere le giuste informazioni, e utilizzarlo nei propri progetti permette di: Il rapporto tra standard IDS e formato IFC A tal proposito, lo standard IDS è strettamente collegato con il formato IFC. Questi due strumenti insieme garantiscono che tutte le informazioni siano specificate e strutturate correttamente per consentirne la validazione nel flusso di lavoro. In particolare, l’IDS definisce proprietà, quantità, classificazioni ecc., mentre l’IFC fornisce la struttura sottostante dei dati. Ottimizzare il flusso di lavoro BIM con l’IDS Il flusso di lavoro BIM implementato con lo standard IDS è molto più preciso e soprattutto può essere automatizzato nelle sue fasi. Vede tre protagonisti principali: il committente, lo studio di modellazione e il validatore (o una società che si occupa di BIM management), ognuno con i propri compiti definiti: Vuoi sapere di più sul mondo dell’OpenBIM? Continua a seguirci sul nostro blog, sui nostri canali social, sul canale WhatsApp e sul nostro podcast BIMeet! 

Perché avere un catalogo di oggetti BIM? I vantaggi per le aziende e i progettisti

Creazione catalogo digitale dei prodotti per aziende manifatturiere

Sappiamo bene che il BIM non è una prerogativa del settore AEC e che oggi viene utilizzato anche nelle aziende manifatturiere per convertire qualsiasi tipo di prodotto per l’edilizia in un oggetto digitale, creando un catalogo di oggetti BIM. Di cosa si tratta e quali sono i vantaggi di utilizzare gli oggetti BIM per le aziende e per i progettisti? Cosa sono gli oggetti BIM Gli oggetti BIM sono modelli digitali e tridimensionali di componenti e manufatti, la rappresentazione digitale del catalogo di prodotti di un’azienda, ad esempio impiantistica, porte, scale, finestre, sanitari, valvole, tubazioni e tutti gli elementi fisici che possono andare a comporre un’opera. Sono realizzati in 3D con software di architettura come Revit, ArchiCAD, Allplan e SKETCHUP, e contengono tutti i metadati e le informazioni relative alle caratteristiche del prodotto Gli oggetti BIM sono costituiti da una geometria fissa o parametrica e dai dati immessi nello stesso modello e devono essere realizzati secondo parametri specifici, scelti liberamente dal progettista e che classificano le caratteristiche dell’oggetto stesso. Per evitare che ogni progettista definisca i suoi parametri e per semplificare il processo, sono state adottate la codifica ETIM e le linee guida dettate da ETIM International, che permettono di creare una lista di parametri standardizzati e uniformi e di realizzare una classificazione chiara e standardizzata. Quali sono i vantaggi di utilizzare gli oggetti BIM? Avere un catalogo di oggetti BIM significa avere a propria disposizione una tecnologia in grado di presentare in anteprima i prodotti e monitorarne le prestazioni prima di immetterli sul mercato. I vantaggi sono numerosi, sia per le aziende manifatturiere che per i progettisti. Vediamone alcuni. I vantaggi per le aziende manufatturiere Attraverso gli oggetti BIM, un’azienda manifatturiera rende disponibile ai suoi clienti un catalogo digitale e ottimizzato di prodotti, che possono essere inseriti facilmente in un modello BIM e modificati a seconda delle esigenze dei committenti. In questo modo l’azienda: I vantaggi degli oggetti BIM per i progettisti Avere a disposizione un catalogo di oggetti BIM è un vantaggio anche per i progettisti, che durante la realizzazione del progetto possono: La sostenibilità degli oggetti BIM Un vantaggio che accomuna progettisti e aziende manifatturiere è la possibilità di realizzare progetti più attenti alla sostenibilità grazie al proprio catalogo di oggetti digitali. Sappiamo che grazie al BIM 7D si possono realizzare edifici a basso impatto ambientale, e anche gli oggetti BIM aprono la strada a progetti più sostenibili, perché permettono di lavorare meglio, conoscendo le quantità e le tipologie di prodotti necessari in anticipo e limitano così errori e sprechi di materiale. Utilizzare gli oggetti BIM significa quindi pensare e progettare in un’ottica di sostenibilità e restare al passo con i tempi, distinguendosi dalle aziende concorrenti che continuano lavorare in modo tradizionale. Hai bisogno di creare il tuo catalogo di oggetti BIM? Vai sul nostro sito e contattaci!