A che punto siamo in Italia con la formazione BIM a scuola?

Fino a oggi la formazione dei professionisti in ambito BIM è avvenuta dopo gli studi superiori e universitari. Oggi però è importante che anche le scuole inizino a interessarsi al BIM, diventando un punto di partenza per i professionisti di domani. Nel nostro podcast BIMeet abbiamo parlato con Vittorio Andrea Sellaro, docente universitario e di scuole superiori, per capire come si integra la formazione sul BIM a scuola. Ecco un estratto della puntata. Perché è importante studiare il BIM a scuola Nel corso degli ultimi anni, il BIM ha fatto passi da gigante. I suoi utilizzi si sono allargati a numerosi settori, come la Pubblica Amministrazione, e le nuove normative stanno riflettendo questi cambiamenti. È importante ricordare che il BIM non è un software, né una norma: è una metodologia, un processo per gestire un’opera lungo tutto il suo ciclo di vita, e non ha un modo d’uso singolo e lineare, ma può essere approcciato da più punti di vista e prospettive. È per questo che il mondo dell’istruzione, in tutti i percorsi di studio relativi al mondo edile e non solo, non può rimanere indifferente a questa importante innovazione e ha il dovere di introdurre, a partire dalle scuole superiori di settore, un focus sulla metodologia BIM e sui programmi di riferimento più importanti. BIM all’università: i corsi di formazione e i progetti di divulgazione Nelle università sono sempre di più i corsi di formazione BIM, sia nei grandi atenei, dove si parla di BIM da anni, sia nelle università più piccole, che pongono sempre più attenzione alla metodologia. Questa spinta verso l’innovazione è dovuta alla grande attenzione che sta ottenendo il BIM in questi anni, ma anche alla divulgazione che stanno facendo alcune realtà. È questo il caso di BIM (k)now, progetto realizzato dal professor Sellaro e Design Data Users per far conoscere le sfaccettature del BIM ai ragazzi dell’Università di Pavia e farli confrontare con ospiti importanti e attivi nel panorama BIM. Come viene impostato un corso sul BIM nelle università I corsi universitari sul BIM sono suddivisi tra lezioni teoriche e pratiche, in cui ci si focalizza su: All’università è importante lavorare sul metodo, per dare agli studenti un’attitudine e sensibilità giusta al lavoro con il BIM e cominciare a parlare della metodologia dal punto di vista teorico, confrontandosi anche con i professionisti che lo utilizzano ogni giorno. Un buon corso BIM comprende anche la realizzazione di progetti di gruppo che spiegano la vera applicazione del BIM, da sviluppare nel corso del semestre per ottenere un prodotto finale. Nelle scuole di secondo grado il BIM ha ancora molta strada da fare Se nelle università il BIM è già ampiamente utilizzato, per le scuole di secondo grado di settore la strada è ancora lunga. Sono ancora poche le realtà che nelle scuole superiori hanno iniziato a parlare di BIM, mentre si preferisce ancora una modalità di lavoro in CAD. È perciò importante che le scuole e i docenti si mettano in gioco, permettendo agli studenti di iniziare a conoscere il BIM per diventare professionisti a tutto tondo, in grado di utilizzare una metodologia che sta diventando sempre più predominante, nel nostro settore e non solo. Vuoi saperne di più? BIMeet è il primo podcast in Italia dedicato alla metodolgia BIM, per fare divulgazione sul BIM e raccontare le sue diverse applicazioni. Continua a seguirci!
Ode al BIM, la metodologia collaborativa per ottimizzare i progetti in ogni fase

Noi di Skeinbim siamo appassionati di BIM. Per noi è molto più di un semplice software o di una metodologia di lavoro. È una filosofia, uno strumento collaborativo per ottimizzare la gestione delle informazioni e migliorare i processi in ogni fase di vita del progetto. Oggi ti raccontiamo a cosa serve il BIM, in che settori utilizzarlo e perché sceglierlo per innovare la propria azienda. Cosa si intende per BIM? Il BIM, Building Information Modeling, è una metodologia collaborativa che permette ai progettisti di realizzare un modello digitale 3D del progetto in costruzione. Si tratta di un approccio collaborativo, che cambia radicalmente il modo di lavorare ai progetti, ha numerosi vantaggi e permette di lavorare ottimizzando tempistiche e costi del lavoro, sostenibilità e gestione dell’opera. Uno dei principali vantaggi del BIM è che non è solo un modello 3D del progetto, ma un database ricco di informazioni relative all’intero ciclo di vita dell’opera, dalla sua ideazione e progettazione fino alla sua gestione, alla ristrutturazione e allo smantellamento. Le dimensioni del BIM Queste informazioni sono accuratamente suddivise in dimensioni del BIM, che vanno dal 3D al 7D. Ogni dimensione riguarda un aspetto specifico del progetto ed è regolamentata dalla norma UNI 11337 e dalle normative europee: Attualmente esistono anche tre dimensioni non ancora normate: In che settori viene utilizzato il BIM Il principale settore in cui viene utilizzato il BIM è quello delle costruzioni, ma sono molteplici le realtà che possono ottenere vantaggi dall’utilizzo di questa metodologia. Tra queste, ci sono studi di progettazione e architetti e le aziende del settore manifatturiero, che grazie al processo di digitalizzazione del BIM restano al passo con i tempi e hanno un vantaggio competitivo per poter lavorare su nuovi progetti. La metodologia BIM inoltre può essere utilizzata per progetti su ogni tipo di struttura, sia civile che industriale, per ottimizzare la sicurezza in cantiere, l’impiantistica, tutelare i beni culturali e le opere storiche e, dato che accompagna il progetto in ogni fase della sua vita, ha un largo uso anche per il facility management, ovvero tutto ciò che riguarda la gestione degli edifici, come impianti, verde, pulizia, vigilanza e servizi di portineria. Perché scegliere il BIM per innovare la propria azienda Il BIM, in tutti i settori in cui è coinvolto, può essere considerato a tutti gli effetti una strategia di business per la digitalizzazione delle aziende. È un investimento su cui puntare per avere un approccio collaborativo nel lavoro, ottimizzare la gestione dei progetti e aumentare la produttività, ottenendo l’interesse dei clienti e aumentando il numero di commesse ottenute e, di conseguenza, i ricavi aziendali. Per adottare il BIM come strategia in azienda serve: L’obiettivo di Skeinbim è fare divulgazione sul mondo del BIM, per raccontare le sue diverse applicazioni nella progettazione e in ogni fase della vita del progetto alle aziende del settore AEC e manifatturiero. Continua a seguirci sul nostro blog, sui nostri canali social e sul nostro podcast BIMeet!
BIM e settore manifatturiero

Le aziende manifatturiere italiane sono coinvolte in un inesorabile processo di innovazione digitale. Per innovare i processi e rendersi più interessanti per il mercato, è fondamentale per loro integrare il BIM in azienda, per digitalizzare il proprio catalogo di prodotti e fornire ai progettisti oggetti BIM ottimizzati e di alta qualità. Ecco cosa sono questi oggetti e quali vantaggi può portare il BIM nel settore manifatturiero. Il BIM non è esclusivo per il settore delle costruzioni Il BIM è una metodologia in grado di rendere le aziende più competitive. Nel settore AEC è già ampiamente utilizzato, ma anche le aziende manifatturiere devono iniziare a utilizzare il BIM, a partire dalla digitalizzazione dei loro prodotti e cataloghi. La ragione è semplice: se il settore AEC si è evoluto, deve innovarsi anche il settore manifatturiero. Oggi, infatti, non si può più pensare di realizzare unicamente componenti e prodotti di alta qualità per diventare fornitori in progetti importanti sia nazionali che esteri, ma c’è bisogno di uno sforzo in più. Sono anni che il settore delle costruzioni utilizza modelli digitali per la realizzazione dei progetti, anche nella Pubblica Amministrazione, in cui l’utilizzo del BIM diventerà obbligatorio a partire dal 2025. Per garantire un lavoro ottimizzato ed efficiente è necessario che anche i componenti, i manufatti e i prodotti da utilizzare nel progetto siano digitalizzati. È così che nascono gli oggetti BIM. Cosa sono e come si utilizzano gli oggetti BIM Gli oggetti BIM sono un modello digitale dei prodotti realizzati dall’azienda. Ogni componente ha il suo modello digitale, in cui vengono inserite tutte le informazioni relative al prodotto e al suo utilizzo all’interno del progetto, come: Il BIM nelle aziende manifatturiere può essere sfruttato per convertire qualsiasi tipo di prodotto per l’edilizia in un oggetto digitale: sistemi di costruzione, impiantistica, scale, ascensori, mobili, sanitari, finestre, porte, facciate degli edifici ecc. Attraverso gli oggetti BIM l’azienda rende disponibile ai suoi clienti un catalogo digitale e ottimizzato di prodotti, che possono essere inseriti facilmente in un modello BIM e modificati a seconda delle esigenze dei committenti. I vantaggi del BIM per le aziende manifatturiere Scegliere di digitalizzare il proprio catalogo di prodotti con il BIM significa portare la propria azienda a un livello superiore, restando competitivi sul mercato e aprendosi a un mercato nuovo e in costante innovazione. Integrare i cataloghi di oggetti BIM nel proprio lavoro consente all’azienda di: Investire nel BIM nel settore manifatturiero: un costo o un’opportunità? Sono molte le aziende manifatturiere che pensano ancora che il BIM sia un costo inutile. Noi di Skeinbim riteniamo invece che sia un’opportunità da non perdere, e i cambiamenti che vediamo nel settore manifatturiero ne sono la dimostrazione. È questo il momento di investire nella digitalizzazione dei prodotti e nella formazione sulla metodologia BIM, per rendere l’azienda più competitiva e farla crescere aprendola al futuro. Vuoi integrare il BIM in azienda? Scopri BIM 4Brands, i servizi Skeinbim dedicati al BIM per le imprese manifatturiere!