Integrare Digital Twin e AI per portare nel futuro il settore AEC

Il settore AEC è in evoluzione costante. Sono sempre di più le nuove tecnologie che permettono di ottimizzare i processi e rendere il lavoro più semplice ed efficiente. Tra queste ci sono Digital twin e AI, che utilizzati insieme aprono le porte a scenari futuri sempre più efficienti e automatizzati. Che cos’è il digital twin Il Digital Twin, gemello digitale, è la rappresentazione digitale di un edificio o di un oggetto esistente o in fase di costruzione. Si tratta di un modello 3D dell’opera, che si utilizza per abitazioni, manufatti e infrastrutture, per riprodurre digitalmente un quartiere e anche un’intera città. Rispetto al BIM, un digital twin non contiene informazioni sulla progettazione dell’opera, ma si concentra sull’utilizzo che le persone fanno dell’opera stessa e sulla sua manutenzione. Serve per: Tre tipologie di Digital Twin In base all’utilizzo che ne viene fatto, possiamo individuare tre diverse tipologie di gemelli digitali: Perché usare l’AI nel digital twin? Nell’ultima tipologia, l’integrazione con l’AI permette di migliorare l’efficienza del digital twin, affidandosi non solo all’utilizzo dei sensori ma anche ai dati che l’AI raccoglie in autonomia. Questo permette all’intelligenza artificiale di: I vantaggi dell’integrazione tra Digital twin e AI È chiaro come le infinite possibilità proposte dall’Intelligenza artificiale permettono una migliore gestione dell’opera, del suo utilizzo e della sua manutenzione. Integrare Digital twin e AI: Futuro remoto o realtà? In futuro, con l’integrazione di Realtà Virtuale e Aumentata e IoT e attraverso l’utilizzo combinato di BIM e GIS, i digital Twin potranno contribuire alla realizzazione di città intelligenti, costantemente monitorate non solo per edifici, opere e infrastrutture ma anche per la qualità della vita. Un esempio attuale e innovativo è la città di Singapore, la prima al mondo ad avere il suo gemello digitale. Dal digital Twin di Singapore è possibile migliorare la gestione dei servizi pubblici, gestire la riqualificazione urbana e offrire servizi migliori ai cittadini attraverso l’analisi delle loro abitudini.
BIM e GIS: perché integrarli?

L’integrazione tra BIM e GIS è il futuro del settore delle costruzioni e permetterà di lavorare sui progetti con una visione più ampia e dettagliata. Vediamo cos’è il GIS e tutti i vantaggi dell’integrazione col BIM, con un focus sui vantaggi per la Pubblica Amministrazione. Cos’è il GIS e qual è il suo rapporto col BIM GIS è l’acronimo di Geographic Information System, in italiano SIT, Sistema Informativo Territoriale. Esattamente come il BIM è un sistema di raccolta e gestione delle informazioni. Il GIS però non si limita al singolo edificio, ma raccoglie ed elabora i dati sul territorio, in base alla loro posizione geografica. Le due tecnologie condividono quindi la filosofia e la metodologia di lavoro, basate sull’utilizzo di dati e informazioni associati a oggetti digitali. Perché integrare le due tecnologie Utilizzare insieme GIS e BIM vuol dire mettere al centro i dati e la loro importanza, ampliando la ottica del progetto dalla singola opera al suo contesto geospaziale. Questo porta a una visione d’insieme, che ha lo scopo di: I vantaggi dell’integrazione coinvolgono tutti i campi in cui è necessario considerare la componente territoriale per la progettazione o la manutenzione, ad esempio in architettura o nella realizzazione del piano di sicurezza degli edifici. I vantaggi dell’integrazione tra BIM e GIS per la Pubblica Amministrazione Una delle applicazioni più interessanti (e già attuabili) dell’integrazione tra BIM e GIS è per la Pubblica Amministrazione. Grazie all’utilizzo in sinergia di GIS e BIM nella PA si potrà: Il futuro di BIM e GIS Oltre ai vantaggi che porterà in futuro alla PA, l’integrazione tra GIS e BIM è uno dei passi più importanti verso la realizzazione di città intelligenti. Si potranno infatti sviluppare Twin Copy immersivi, ovvero Digital Twin capaci di rendere le città smart e predittive. Queste due tecnologie potranno essere integrate anche con l’Internet of Things, per gestire in modo più efficace il facility management di edifici e infrastrutture. Per rendere tutto questo possibile, ogni elemento che compone l’opera (e l’intero territorio) dovrà essere interconnesso e avere delle coordinate comuni.